Licenziamenti, nel 2024 costano 1.550 euro

Licenziare un lavoratore nel 2024 costerà 1.550,42 euro. È questo, infatti, il massimale della NASpI calcolato per quest’anno.

La NASpI è l’indennità di disoccupazione che INPS riconosce a coloro che hanno perso il lavoro involontariamente, quindi perché licenziati senza giusta causa ma anche in caso di dimissioni avvenute a seguito di un trasferimento lontano.

Ogni anno il suo valore viene rivalutato all’inflazione. Vediamo come funziona quest’anno.

Licenziamenti: massimale NASpI anno 2024

La NASpI è pari al 41% del massimale mensile di NASpI per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni in cui il percettore ha lavorato.

Pertanto, per il calcolo dell’esatto importo dovuto è necessario prima determinare l’anzianità lavorativa del lavoratore cessato. Per farlo, occorre applicare le regole di computo contenute al paragrafo 3.1 della circolare n. 40 del 19 marzo 2020, richiamate anche nella circolare n. 137 del 17 settembre 2021.

Serve poi conoscere il massimale NASpI (annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell’anno precedente), che costituisce la base di calcolo del contributo.

Ticket licenziamento 2024

Con il messaggio n. 531 del 7 febbraio 2024, INPS ha fatto sapere che per l’anno 2024 il massimale mensile NASpI è pari a 1.550,42 euro. Si tratta di quasi 80 euro in più al mese rispetto all’anno precedente, che in un anno fanno circa 950 euro in più.

Pertanto i datori di lavoro obbligati al versamento del c.d. ticket di licenziamento in relazione a interruzioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato intervenute nel corso dell’anno 2024, devono assumere come base di calcolo del citato contributo il massimale NASpI, rivalutato per l’anno 2024, pari a 1.550,42 euro.