Una doppia, anzi tripla mossa, in vista delle Elezioni europee che si terranno a giugno, quella messa in campo dal Governo Meloni, che in un emendamento al Decreto Milleproroghe prolunga lo sconto Irpef, ferma la protesta dei trattori e blinda il voto degli agricoltori.
La protesta dei Trattori sta per finire
Da circa 10 giorni centinaia di agricoltori circondano con i loro trattori la Capitale in attesa di risposte da parte del Governo. Chiedono la revisione delle politiche comunitarie, il ritorno all’esenzione Irpef per i redditi agricoli e dominicali, lo slittamento dell’obbligo assicurativo per i trattori ante 1984 e altre misure a favore del settore.
Non tutto si può ottenere ma il Governo non si è mai tirato indietro rispetto al prolungamento dell’esenzione per l’Irpef agricola che la Manovra di Bilancio dello scorso dicembre ha stoppato. E così dopo giorni di approfondimenti tecnici, utili a reperire le risorse da mettere a Bilancio, il Ministero dell’Economia ha dato il via libera ad un emendamento. Una norma che agevola gli agricoltori per altri 2 anni.
Una scelta politica spinta anche dall’interesse dei partiti dell’attuale maggioranza, Fratelli d’Italia e Lega in testa, a blindare il voto degli “amici” e “simpatizzanti” agricoltori in vista delle Elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno.
“Il nostro impegno adesso sarà ancora più forte in Europa dove chiederemo che l’agricoltura venga rimessa al centro del dibattito”, dichiara la premier Giorgia Meloni in un comunicato.
Irpef Agricola: esenzione totale e parziale per 2 anni
Per i prossimi 2 anni i redditi agrari saranno esentati completamente dall’Irpef fino a 10.000 euro mentre dovranno l’imposta per il 50% i redditi tra i 10.000 e 15.000 euro.
La proposta di emendamento – anche questa ‘blindata’, cioè non modificabile – è stata depositata ieri alle Commissioni congiunte Bilancio e Affari costituzionali della Camera e sarà approvata in via definitiva nelle prossime ore.
La misura andrà a favore degli agricoltori professionali IAP e coltivatori diretti.