Alla ‘vigilia’ delle lavorazioni Inps per le disposizioni di pagamento dell’Assegno di Inclusione, rata di febbraio, non tutti possono sperare di avere l’accredito.
C’è una buona parte dei soggetti richiedenti l’AdI che dovrà aspettare ulteriormente. Vediamo chi sono.
AdI febbraio, chi non riceverà la ricarica
E’ davvero lunga la lista di chi non avrà il pagamento dell’Assegno di Inclusione di febbraio. Sulla base delle indicazioni dell’Istituto previdenziale emerse in queste settimane, coloro che hanno presentato domanda non avranno la lavorazione in questi casi:
- se non è stato sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale entro il 31 dicembre 2024;
- se la domanda è in stato “Respinta” per mancanza dei requisiti;
- se accedendo al proprio Fascicolo previdenziale il sistema Inps segnala che occorre presentare il modello Adi-Com;
- quando lo stato della domanda è in “Evidenza alla sede”, significa che per ragioni varie (ad esempio legate all’ISEE difforme oppure omesso) la sede Inps di competenza sta facendo ulteriori controlli, l’istanza è in corso di lavorazione e si attende l’elaborazione finale;
- nei casi in cui la domanda risulta “Sospesa” per discordanza nucleo familiare tra quanto dichiarato in DSU e i dati presenti nell’anagrafe nazionale popolazione residente (ANPR) oppure se la domanda è sospesa “per accertamenti” dovuti alla condizione di svantaggio e inserimento in percorsi di cura e assistenza presso i servii socio sanitari.
Le indicazioni Inps sullo stato di domanda sono state fornite con l’allegato alla circolare n. 684 del 14 febbraio 2024.
Pagamenti a marzo
Se il pagamento non arriva il 27 febbraio, i soggetti richiedenti dovranno attendere il mese di marzo. Le prossime lavorazioni sono in programma per il 15 marzo.
Naturalmente occorre mettersi in regola entro quella data oppure che Inps abbia concluso le verifiche sulle domande sospese o in evidenza. Chi deve sottoscrivere il PAD dovrà invece farlo inderogabilmente entro il 29 febbraio 2024.