Il 22 febbraio scorso, à stato firmato tra Aran e OO.SS. il Contratto Collettivo Nazionale Quadro per la definizione dei Comparti e delle Aree di Contrattazione Collettiva Nazionale (2022-2024).
L’accordo siglato rende possibile la partenza del rinnovo dei CCNL del pubblico impiego scaduti il 31 dicembre 2021.
Confermati i 4 comparti
L’accordo ha confermato la suddivisione del personale contrattualizzato in 4 comparti:
- Funzioni Centrali
- Funzioni Locali
- Scuola
- Sanità
Il primo a partire, secondo la volontà del ministro Paolo Zangrillo, sarà il comparto della Sanità e delle Funzioni Locali in quanto questi comparti non hanno goduto, o parzialmente non goduto, dell’anticipo del CCNL 2022-2024 erogato in dicembre 2023 in applicazione del decreto Anticipi.
Stanziati tre miliardi per il rinnovo del CCNL scuola
Il rinnovo del contratto del Comparto Scuola, potrebbe avvenire solamente dopo la stipula dei contratti dei comparti Sanità e Funzioni Locali.
Molto difficilmente, quindi, è possibile che i CCNL dei due comparti a cui è stata data la precedenza possano essere firmati a meno che non sia intenzione del Governo persistere nella politica degli acconti.
Per quanto riguarda il contratto del Comparto Scuola in legge di bilancio sono state stanziate risorse per circa 3 miliardi.
Secondo i nostri calcoli, che riportiamo nella tabella sotto indicata, a 3 miliardi di risorse stanziate corrisponde un netto medio mensile di 85 euro.
I tre miliardi stanziati dal Governo diventano poco più di due dopo aver tolto i contributi e IRAP a carico del datore di lavoro.
Abbiamo quindi diviso i poco più di 2 miliardi per il milione e 250 mila dipendenti del Ministero dell’Istruzione e del Merito e abbiamo ricavato un lordo pro capite di 1.615,36 euro su tredici mensilità.
Se dividiamo quindi l’importo per tredici troviamo un incremento mensile di 124 euro circa, pari all’incremento del precedente contratto.
CCNL Scuola, gli aumenti non si vedranno nel 2024
Sarà comunque difficile che i contratti vengano rinnovati nel corso del 2024 in quanto il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha dato un’indicazione diversa.
Come abbiamo detto, i primi contratti ad essere rinnovati saranno Sanità e Funzioni Locali.
Le trattative per il rinnovo di questi due comparti sono effettuate dall’Aran con le Organizzazioni Sindacali in quanto i contratti di queste categorie sono privatizzati, cioè regolati dal Codice Civile. Il rinnovo dei contratti delle Forze dell’Ordine, prioritari per il Ministro Zangrillo, seguiranno in iter veloce ma a parte, in quanto in questo caso non sarà firmato un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ma l’accordo sarà traslato in Decreto del Presidente della Repubblica.
Solo dopo la firma dei CCNL Sanità e Funzioni Locali sarà la volta del Comparto Scuola e, infine, delle Funzioni Centrali.
Un contratto senza arretrati?
Quasi tutte le risorse stanziate nel 2024 sono state utilizzare per pagare l’anticipo del contratto a dicembre (Anticipo IVC).
Non ci sarà il pagamento di alcun arretrato in quanto dall’incremento degli importi stipendiali tabellari dovrà essere dedotto l’acconto.
La grossa parte degli incrementi sono stanziate per l’anno fiscale 2025 e andranno ad incrementare il tabellare retributivo solo dal 31 dicembre 2024.
L’aumento degli stipendi dal 31 dicembre 2024 significa, oltre a non pagare alcun arretrato, spostare gli incrementi stipendiali solo a gennaio 2025.