Il 26 febbraio è arrivata, puntuale, la lavorazione della rata di febbraio dell’Assegno di Inclusione. Con essa anche alcune sorprese per i percettori, positive e negative. Gli importi della ricarica sono in molti casi diversi da quelle avuti a gennaio.
Più alti e di gran lunga più bassi. Cosa sta succedendo? Nelle prossime 24 ore Inps potrebbe cambiare tutto.
Chi ha avuto la lavorazione
Come ricordato da Inps con il messaggio n. 835 del 26-2-2024, per il 27 febbraio sono disposti i pagamenti per i nuclei familiari beneficiari AdI che:
- hanno presentato domanda entro il mese di gennaio 2024
- già hanno ricevuto i primi pagamenti il 26 gennaio o il 15 febbraio scorsi.
Inoltre la ricarcia arriva solo in costanza di requisiti, ossia solo per quei nuclei percettori per i quali risultino persistere, in fase di rinnovo mensile, i requisiti per la percezione del beneficio.
L’Importo AdI di febbraio può cambiare
L’importo dell’AdI che spetta al nucleo familiare è determinato sulla base della scala di equivalenza fissata dal Decreto Lavoro e riportata sul sito del Ministero del Lavoro con il seguente grafico:
I sistemi informatici Inps lo applicano mensilmente, verificando i requisiti, ogni mese, in corrispondenza delle lavorazioni. L’importo della ricarica è sempre costante, ogni mese. Le variazioni AdI che possono emergere sul Fascicolo previdenziale del Cittadino al momento della lavorazione, sia in aumento sia in diminuzione, non possono che essere intesi quali importi temporanei. Nelle prossime 24-48 ore i sistemi informatici Inps dovrebbero riportare tutto alla normalità.
Già al momento della ricarica sulla Carta di Inclusione – prevista per il 27 febbraio pomeriggio – tutto dovrebbe tornare alla normalità.
Tagli da oltre 500 euro: come controllare l’importo AdI esatto
Controllando l’importo della ricarica molti percettori hanno notato la ‘distanza’ tra i valori di gennaio e quelli di febbraio. Parliamo di cifre più alte anche di 5-600 euro e tagli da far tremare anche le famiglie più fiduciose di eguali importi. Variazioni scriteriate, lontane dai rigidi criteri della scala di equivalenza, che sulla base delle caratteristiche del nucleo familiare Inps deve applicare ogni mese al momento della lavorazione. Le famiglie possono stare tranquille: la scala di equivalenza, infatti, non è liberamente intepretabile.
In attesa che Inps ripristini la situazione le famiglie percettrici possono controllare l’importo esatto spettando utilizzando il CALCOLATORE AUTOMATICO. E’ semplice e veloce, in pochi secondi è possibile conoscere l’importo corretto dell’Assegno di Inclusione che spetta: clicca qui.