Rottamazione quater, scadenza al 15 marzo per i Debiti non pagati

Agenzia delle entrate

Per mettersi in regola con il Fisco c’è tempo fino al 15 marzo 2024. Lo ha stabilito il Decreto Milleproroghe definitivamente approvato al Senato e prossimo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale in queste ore.

Si riaprono così, e solo in via temporanea, i termini della Rottamazione Quater relativa alle rate scadute.

Riapertura termini Rottamazione quater: per quali rate?

La proroga al 15 marzo 2024 recata da Decreto Milleproroghe riguarda le rate scadute e non saldate entro ottobre e novembre 2023. Ma anche la terza rata in scadenza a fine febbraio 2024. Per quest’ultima la scadenza deve intendersi differita di 15 giorni.

Nel dettaglio la nuova finestra consentirà di mettersi in regola a tutti coloro che non hanno rispettato le scadenze precedenti e oppure hanno effettuato dei versamenti solo parziali.

A beneficiare della proroga potranno essere anche i contribuenti appartenenti ai territori alluvionati, secondo le indicazioni dei Decreti governativi, che potevano pagare le prime 2 rate rispettivamente alle scadenze del 31 gennaio 2024 e del 28 Febbraio 2024.

Calendario con le scadenze 2024

Resta immutato il calendario delle scadenze di Rottamazione Quater. Pertanto le rate successive del 2024 scadranno:

  • 31 maggio;
  • 31 luglio;
  • 30 novembre.

Termini diversi possono essere previsti nel proprio piano di rateazione.

Come pagare?

Le rate della Rottamazione quater delle cartelle fiscali possono essere pagate con diverse modalità:

Occorre fare attenzione. Se il pagamento non sarà effettuato entro il termine predetto, la definizione agevolata risulterà inefficace con la perdita delle agevolazioni e in tal caso il contribuente dovrà corrispondere non solo l’importo a debito ma anche:

  • somme dovute a titolo di capitale e rimborso spese;
  • somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio.
  • somme per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica.