Carta Spesa, ecco perché la nuova ricarica può slittare all’estate

Carta spesa

La nuova ricarica della Carta Spesa Dedicata a te ha fatto perdere le sue tracce. Si sa che ci sarà: il Governo l’ha infatti rinnovata per un altro anno.

Tuttavia, non si sa ancora quando. Proviamo a fare una stima di quando aspettarsela consultando il decreto interministeriale del 29 novembre 2023. Purtroppo, le previsioni non sono delle migliori.

Carta Spesa Dedicata a te: i beneficiari

Innanzitutto, partiamo col dire che la Carta Spesa spetta solo a determinate famiglie, ossia quelle:

  • composte da almeno 3 persone;
  • il cui ISEE non supera i 15.000 euro;
  • che non fruiscono di altri aiuti economici erogati dallo Stato.

Le famiglie beneficiarie sono state individuate in automatico dai Comuni con l’ausilio di INPS. La Carta è stata consegnata la scorsa estate caricata con 382,50 euro spendibili esclusivamente in beni alimentari di prima necessità. A dicembre poi sono stati aggiunti altri 77,20 euro da usare per fare rifornimento di carburante o in alternativa per fare l’abbonamento ai mezzi di trasporto pubblici.

L’importo totale, pari a 459,70 euro, va speso tutto entro e non oltre il 15 marzo 2024. I beneficiari quindi non possono aspettarsi una nuova ricarica prima di questa data.

Nuova ricarica Carta Spesa, quando arriva?

Indicazioni in merito alla seconda ricarica della Carta Spesa Dedicata a te le fornisce il suddetto decreto, firmato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy di concerto con quello dell’Economia e con quello dell’Agricoltura. Nel dettaglio, è l’articolo 6 quello da prendere a riferimento.

Come detto, la scadenza per usare i 459,70 euro è venerdì 15 marzo. Poste Italiane effettuerà poi un monitoraggio delle somme utilizzate (lo farà entro il 30 marzo) e di quelle residue (da effettuarsi entro il 15 aprile). Ne informerà poi i ministeri dell’agricoltura, delle imprese e dell’economia.

Alla fine dei controlli ed entro il 15 maggio, l’Ente Postale provvederà a riaccreditare sul conto corrente postale cointestato dai ministeri le risorse residue che potranno essere ridistribuite per la seconda ricarica.

Il processo non è dei più veloci: vede protagonisti molti attori (Poste Italiane e i 3 ministeri) e i monitoraggi da effettuare richiedono del tempo. Anche la fase di riaccreditamento delle somme residue, infine, potrebbe non essere così automatica.

Anche se le scadenze venissero rispettate e Poste Italiane assolvesse ai suoi doveri in maniera puntuale, appare difficile che la nuova ricarica della Carta Spesa possa arrivare prima di giugno 2024. In caso di ritardi tra tutti i passaggi della procedura il rischio concreto è di uno slittamento all’estate inoltrata, tra luglio e agosto.