Partite le disposizioni di pagamento dell’Assegno di Inclusione (AdI), la misura che ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza nelle famiglie in cui sono presenti soggetti disabili, over 60, minorenni o svantaggiati.
Come avveniva per il RdC, anche gli accrediti di AdI sono mensili, gestiti da INPS e versati su una carta ad hoc, la carta di inclusione appunto. Le prossime ricariche sono fissate per venerdì 15 marzo: per questo motivo INPS è già all’opera.
Assegno di Inclusione: come averlo
La ricarica fissata per il 15 marzo interesserà i percettori che hanno presentato domanda di Assegno di Inclusione a febbraio. Ma non basta. L’invio dell’istanza non è l’unica condizione necessaria affinché INPS paghi. Serve anche aver ricevuto l’esito positivo dell’istruttoria e aver sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale entro febbraio.
L’esito positivo arriva quando la domanda supera i controlli perché tutti i requisiti sono soddisfatti. Tra questi, un ISEE in corso di validità di valore non superiore a 9.360 euro.
Una volta che INPS ha appurato il rispetto di tutte le condizioni, può procedere con i pagamenti. Il 15 del mese riscuotono coloro che attendono la prima ricarica. Gli habitué della prestazione riscuotono invece intorno al giorno 27 (il calendario completo dei pagamenti è contenuto nel messaggio INPS n. 835 del 26 febbraio 2024).
Pagamenti AdI marzo 2024
Le lavorazioni dell’Assegno di Inclusione partono all’incirca un paio di giorni prima dell’effettivo accredito. Marzo non ha fatto eccezione. Alle lavorazioni hanno fatto seguito le disposizioni di pagamento, fissate per giovedì 14 marzo. Ecco la conferma:
In concomitanza con la disposizione di pagamento, arriva anche l’SMS che annuncia la possibilità di ritirare la carta di inclusione presso qualsiasi ufficio postale.
L’importo, come detto, sarà accreditato da venerdì 15 marzo. Siccome l’ammontare dell’assegno di inclusione varia di caso in caso, a seconda del numero di componenti il nucleo familiare e della loro condizione economica, i tecnici di TuttoLavoro24.it hanno realizzato un CALCOLATORE per aiutare i percettori a fare una stima della cifra a cui avranno diritto.
Cosa serve per ritirare la carta di inclusione?
Per la consegna, come scritto nel messaggio, è necessario munirsi di Documento di Identità in corso di validità e Codice Fiscale. In questo modo l’operatore di Poste Italiane controllerà nella Banca Dati in maniera inequivocabile che il soggetto richiedente sia un avente diritto a tutti gli effetti.
A meno che dai singoli uffici postali non giungano comunicazioni diverse, per la consegna della carta di inclusione non occorre prenotare.
Il ritiro della carta è consentito senza l’SMS? Il messaggio (o la mail) che avvisa della possibilità del ritiro non costituisce di per sé titolo di accesso alla prestazione. Ciò significa che se la domanda è accolta e il pagamento è disposto, il cittadino può recarsi presso gli uffici postali a ritirare la carta anche se non ha ricevuto la comunicazione.