Bonus Mamma, nuove direttive NoiPA alle Amministrazioni

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In questa settimana, ci è giunta notizia che NoiPA ha effettuato alcuni incontri in video conferenza con numerose amministrazioni, con i direttori e gli alti funzionari delle Ragionerie Territoriali Stato.

I commi 180 e 181 dell’art. 1 della legge 213/2023 (legge di bilancio) hanno previsto per le lavoratrici madri con più di tre figli, per tre anni – dal 2024 al 2026 – l’intera decontribuzione (fino a un importo massimo mensile di 250 euro) a condizione che almeno un figlio sia minorenne.

Per il solo 2024, in via sperimentale, la decontribuzione è stata estesa alla madri di due figli, di cui uno di età inferiore ad anni 10.

Perché NoiPA non ha predisposto una piattaforma nel self service?

Questa è stata la domanda che è stata posta ai dirigenti di NoiPA.

I dirigenti hanno risposto che non era possibile attivare la domanda direttamente sul portale in quanto la circolare INPS n. 27 del 31 gennaio 2024 ha previsto espressamente che le domande debbano essere presentate al proprio datore di lavoro.

NoiPA non è datore di lavoro ma sostituto d’imposta.

Predisporre una piattaforma avrebbe significato bypassare le disposizioni date dall’INPS.

Le lavoratrici pertanto dovranno presentare il Modulo di domanda in PDF scaricabile cliccando qui.

Le amministrazioni, dopo aver effettuato un controllo formale, dovranno trasmettere le domande agli uffici che si occupano del trattamento economico del personale (per es. le Ragionerie Territoriali dello Stato per le scuole).

A maggio il pagamento con gli arretrati

Dal mese di aprile NoiPA metterà a disposizione una piattaforma dove sarà possibile procedere con l’inserimento delle domande.

Per accelerare i tempi, è consigliabile che le lavoratrici inseriscano, nel proprio self service NoiPA, i dati fiscali dei figli.

Questo consentirebbe di velocizzare i tempi per l’erogazione del bonus

Nel mese di maggio saranno erogati gli arretrati da gennaio ad aprile previo recupero dell’eventuale decontribuzione già erogata.

A differenza del “bonus Meloni” del 6 e 7% che viene pagato nel mese successivo, il bonus mamma viene erogato nel mese di competenza.

In caso di presentazione della domanda in ritardo si perde il diritto alla decontribuzione?

La risposta è no, perché la legge non prevede un termine di decadenza.

Quindi, anche le domande presentate in ritardo saranno regolarmente corrispote.

Quando si perde il diritto al “bonus mamma”?

Premesso che il bonus viene erogato su domanda, il diritto si perde al raggiungimento della maggiore età del terzo figlio oppure quando il secondo figlio raggiunge i 10 anni.

Un altro caso di perdita del diritto si ha quando la dipendente accetta un contratto a tempo determinato, anche per un solo anno scolastico.