HomeEvidenzaL'Assegno Unico punisce i percettori del Bonus Nido

L’Assegno Unico punisce i percettori del Bonus Nido

La fruizione dell’Assegno Unico potrebbe compromettere l’importo del Bonus Nido. Da quest’anno, infatti, nel computo dell’indicatore rientra anche il contributo per i figli a carico. In questo modo si innalza l’ISEE e le famiglie beneficiarie di più prestazioni rischiano quindi di essere – per questo – ‘punite’.

ISEE Assegno Unico e Bonus Nido

L’Assegno Unico spetta a tutti coloro i quali abbiano figli a carico fino a 21 anni di età (o senza limiti di età, se disabili). L’ISEE non ne compromette l’accesso, ma ne influenza l’importo.

Chi ha figli sotto i 3 anni che frequentano l’asilo nido, in aggiunta all’assegno unico può richiedere a INPS il rimborso delle rette di frequenza, il cosiddetto Bonus Nido. Anche in questo caso l’ISEE non ne impedisce la fruizione, tuttavia ne stabilisce l’importo a cui si ha diritto.

Sia per avere l’Assegno Unico che il Bonus Nido è quindi fondamentale aggiornare l’ISEE ogni anno: solo così, infatti, si avrà diritto a un importo adeguato alla propria condizione economica.

Bonus Nido, perché l’Assegno Unico può non convenire

Attenzione però, perché per la prima volta da quest’anno le somme percepite a titolo di Assegno Unico – a partire da marzo 2022 – influiscono sull’ISEE familiare, che tiene conto sia del reddito fiscalmente rilevante sia dei redditi esenti e delle altre somme non imponibili che vengono percepite.

Conteggiando l’assegno unico nel calcolo finale, l’ISEE aumenta. E se l’ISEE aumenta, le famiglie possono rimanere escluse da altre prestazioni o contributi previdenziali. Se non escluse, comunque danneggiate.

È il caso del bonus nido. Come detto, gli importi di tale aiuto vengono modulati in base all’ISEE del genitore richiedente. Il massimo (3.000 euro all’anno) spetta solo con un ISEE inferiore a 25 mila euro. Con un ISEE tra 25 mila e 40 mila euro l’importo massimo scende a 2.500 euro annui, fino ad arrivare a 1.500 euro per coloro il cui ISEE supera i 40 mila euro.

Per questo motivo, una volta aggiornato l’ISEE, può essere utile fare dei calcoli per capire se convenga o meno fruire di entrambe le prestazioni. Gli importi di Assegno Unico spettanti nel 2024 in base al proprio valore ISEE li ha pubblicati INPS nell’allegato 1 del messaggio n. 572 dell’8 febbraio scorso.

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