Manca ancora il rinnovo del CCNL Acconciatura, Estetica, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere scaduto il 31 dicembre 2022 e i sindacati scendono in piazza.
La piazza questa volta però non è di un centro cittadino ma l’ingresso della Fiera di Bologna dove si sono dati appuntamento oggi, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, mentre dentro si svolgeva il COSMOPROF. L’evento commerciale e di rappresentanza che coinvolge tutti gli addetti del settore, dai titolari dei saloni fino alle aziende fornitrici dei prodotti, fino ai consulenti d’immagine o semplici visitatori appassionati.
I sindacati chiedono 190 euro di aumento sui minimi retributivi
Si è trattato di “flash mob” durato pochi minuti. Quanto basta per far sapere all’opinione pubblica e ai visitatori che affollavano l’evento fieristico, che le associazioni che rappresentano le aziende, Confartigianato, CNA, Claai, Casartigiani, non sono disponibili a riconoscere l’aumento stipendiale adeguato. Si parla di 190 euro, come peraltro si chiede con la piattaforma unitaria presentata mesi fa dalle organizzazioni sindacali.
Il post di Filcams-Cgil
Sono 130.000 i lavoratori e le lavoratrici coinvolti, fa sapere Filcams-Cgil in un post su Facebook, da questo ritardo contrattuale e dalle mancate risposte circa “l’adeguamento salariale con l’aumento del costo della vita”. Al centro delle richieste sindacali ai datori anche il “miglioramento delle condizioni e dei tempi di vita e lavoro”.
Di seguito il post del sindacato:
Il CCNL Acconciatura-Estetica non è l’unico contratto dei servizi che sconta un ritardo. In queste settimane i sindacati dei lavoratori sono impegnati in una serie trattative ancor più complesse, su più tavoli datoriali, che coinvolgono circa 5 milioni di lavoratori, per il rinnovo dei CCNL Commercio-Terziario, Turismo, Pubblici Esercizi, scaduti dal 31 dicembre 2019.