TFR/TFS, bloccate le erogazioni: danneggiati questi Dipendenti Pubblici

NOIPA

La Ragioneria Generale dello Stato ha detto no al pagamento “immediato” del TFR/TFS entro tre mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Il problema sta nel fatto che l’operazione avrebbe un impatto molto importante nel bilancio dello Stato pari a circa 3,8 miliari di euro come riportato in questo articolo de Il Messaggero.

Il blocco del TFS/TFR danneggia pensionati e precari della Scuola

Il blocco della liquidazione, cioè lo spostamento in avanti del Trattamento di Fine Rapporto o di Fine Servizio spettante ai dipendenti pubblici ha permesso allo Stato di fare cassa o di attuare alcune manovre.

In particolare, ad essere danneggiata è anche una categoria fragile come i precari della Scuola che vede riconoscere il diritto a riscuotere il TFR tra i 12 e i 15 mesi dalla cessazione del contratto individuale di lavoro.

Il varo di “quota 100” effettuata nel 2019 dal governo giallo-verde, fu possibile spostando anche dai 5 ai 7 anni la liquidazione del TFS.

Dopo quanto viene liquidato il TFR/TFS?

Il TFR/TFS viene erogato:

  • dopo 12 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro;
  • dopo 24 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro per dimissioni;
  • fino al raggiungimento del 67° anno in caso di collocamento a riposo per quota 100, quota 102 e quota 104.

Ci sono però alcune eccezioni nelle quali la liquidazione viene liquidata dopo alcuni mesi:

  • in caso di morte;
  • in caso di dispensa dal servizio per inidoneità;
  • in caso di adesione ad un fondo pensione integrativa (espero o perseo-sirio per i dipendenti pubblici).

La liquidazione viene rateizzata

Oltre a percepire in ritardo la liquidazione, il TFS/TFR viene corrisposto con la seguente rateizzazione:

  • Prima rata fino a un massimo di 50mila euro;
  • seconda rata fino a un massimo di ulteriori 50 mila euro
  • terza rata per la parte eccedente i 100 mila euro.

E’ possibile ricevere l’anticipo pagando gli interessi

Ci sono diverse possibilità per ottenere subito la liquidazione del TFS o del TFR.

L’INPS può anticipare tutta la liquidazione in unica soluzione ad un tasso d’interessa dell’1% a coloro che sono iscritti al fondo credito.

Il fondo credito è una ritenuta dello 0,15% che può volontariamente essere attivata nella pensione.

Il pensionato che non vuole aderire a questa opportunità può rivolgersi alle banche che offrono questo servizio, ovviamente a tassi maggiorati.

La richiesta dell’anticipo del tfr/tfs si fa direttamente dal sito dell’INPS accedendo al portale TFS.

La richiesta è molto facile e intuitiva anche se bisogna fare molta attenzione a seguire la pratica sul portale in quanto, dopo pochi giorni, occorre confermare la volontà di ricevere l’anticipo.