Congedo Legge 104, in arrivo più soldi col nuovo CCNL Scuola

Congedo

Il Congedo Biennale – conosciuto erroneamente anche come Congedo Legge 104 – istituito con il decreto legislativo n. 151/2001 dovrà essere adeguato, per quanto riguarda il Comparto Scuola con gli aumenti previsti dal contratto siglato lo scorso 18 gennaio 2024.

A chi spetta il congedo biennale retribuito?

Il Congedo Straordinario spetta a tutti i lavoratori, pubblici o privati, in caso di familiare con disabilità grave (art. 3 comma 3 Legge 104/1992) dura complessivamente due anni (730 giorni) – che si possono usufruire anche non continuamente – ed è destinato all’assistenza dei familiari disabili ed è retribuito in base all’ultimo stipendio del mese precedente la richiesta.

Il congedo biennale è stato istituito dall’art. 42 del D.Lgs. 151/2001.

In questa sede ci occuperemo in particolare di tutti i dipendenti pubblici gestiti da NoiPA in quanto le procedure da seguire, rispetto al privato, sono diverse.

Preliminarmente, per ottenere la prestazione, è necessario che il datore di lavoro (segreteria scolastica o ministero) emetta un decreto di concessione.

Il decreto viene trasmesso per il controllo preventivo all’ufficio competente (RTS per le scuole, UCB per i Ministeri) che poi lo trasmette all’ufficio stipendi per l’applicazione.

All’ufficio che ha emesso il provvedimento sarà invece ritrasmesso il provvedimento con il visto dell’organo di controllo.

Congedo Biennale: indennità o stipendio?

Come abbiamo detto, al dipendente spetta un’indennità calcolata sull’ultimo stipendio percepito.

L’indennità non dà diritto a tredicesima, ferie, TFR/TFS, l’anzianità economica viene bloccata.

L’indennità però ha un limite massimo che non può essere superato, che nel 2024 è stato fissato dall’INPS in € 56.576,00 circolare n. 21 del 25 gennaio 2024.

L’importo di € 56.576,00 è comprensivo dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro e pertanto l’importo massimo da corrispondere mensilmente è pari a (56.576,00:1,242):12= 3.796,03 mensili.

Il limite giornaliero è (56.276,00 : 1,2420) : 366 = 124,46

In questa tabella mettiamo a confronto lo stipendio con l’indennità, evidenziando il trattamento previdenziale.

L’esempio riguarda un’insegnante di scuola media superiore con anzianità economica superiore a 28 anni.

Come viene pagato il Congedo Biennale?

Dopo aver evidenziato nella parte superiore lo stipendio del mese precedente, nella parte inferiore è riportata l’indennità in due voci distinte.

NoiPA, per il calcolo, divide i componenti fondamentali da quelli accessori. Tale operazione è necessaria perché stipendio tabellare, IIS conglobata e indennità vacanza contrattuale devono essere maggiorate di 1/12.

In caso la docente avesse avuto un contratto per ore eccedenti al 30 giugno, le stesse non vengono considerate come accessori da NoiPA.

La maggiorazione viene data solamente per quelle voci stipendiali che danno il diritto a percepire la tredicesima mensilità.

Infatti, se notiamo la tabella, il lordo dell’indennità di € 3.374,34, riportato nell’esempio, è maggiore di € 3.138,18 del lordo stipendiale in quanto le voci fondamentali sono state maggiorate del rateo di tredicesima.

Un altro aspetto che si nota, è che l’indennità non è sottoposta alla ritenuta TFR/TFS in quanto, come abbiamo detto, non spetta il TFS o il TFR per il periodo del congedo.

Come possiamo notare, il netto liquidato per l’indennità è maggiore rispetto allo stipendio erogato nell’ultimo mese di servizio.

L’indennità, infatti, è maggiorata di un dodicesimo ma, nel mese di dicembre, in compenso la tredicesima mensilità non sarà erogata.

Per tutto il periodo in cui il dipendente è collocato in congedo biennale retribuito, non matura effetti economici nello stipendio.