Nel prossimo mese di dicembre 2024 è possibile il ritorno all’Anticipo dell’Indennità vacanza contrattuale.
I rinnovi contrattuali, per il triennio 2022-2024 difficilmente saranno rinnovati entro il 31 dicembre e, pertanto, l’Esecutivo potrebbe procedere, analogamente a quanto fatto nel 2023, ad erogare un anticipo sui miglioramenti economici dovuti per l’anno 2025.
Perché è possibile l’anticipo?
L’erogazione di un altro eventuale anticipo è possibile perché i miglioramenti economici per il pubblico impiego sono stati stanziati, dall’attuale legge finanziaria, a valere sul 2025.
Gli incrementi contrattuali, aventi decorrenza giuridica 31/12/2024, saranno erogati, dopo la firma del contratto, da gennaio 2025.
Si tratta di circa 4 miliardi di euro previsti dalla Legge di Bilancio 2024.
Tecnicamente, è possibile procedere ad erogare anticipatamente, nel 2024, gli incrementi dovuti dal 2025, in quanto cadenti nella tornata contrattuale 2022-2024.
Anticipo indennità vacanza contrattuale: il decalogo
Riassumiamo come vengono erogati gli anticipi del contratto. Il Decreto Anticipi aveva stabilito la rivalutazione dell’Ivc pari a 6,7 volte dell’importo attualmente in erogazione ai dipendenti pubblici.
La decisione di erogare in anticipo gli aumenti contrattuali, fino al 2023, non aveva precedenti.
Per la prima volta è stata erogata sullo stipendio degli statali una somma non ancora maturata.
Si tratta dell’esatto opposto del concetto di arretrato, che invece viene erogato dopo la maturazione.
Riproponiamo la sintesi delle lavorazioni di dicembre con queste domande e risposte:
Ecco un riassunto delle principali informazioni chiave riguardo all’anticipo dell’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) per i dipendenti pubblici:
- L’anticipo dell’IVC previsto per il 2024, è stato corrisposto a dicembre 2023 come parte del Decreto Anticipi ad eccezione del personale a tempo determinato.
- La rivalutazione è stabilita a 6,7 volte l’importo dell’indennità vacanza contrattuale attualmente in erogazione ai dipendenti pubblici.
- L’anticipo non viene erogato ai pensionati in quanto l’incremento matura dopo il collocamento a riposo.
- I dipendenti che cessano il servizio dopo il 1° gennaio 2024 dovranno restituire la quota in più percepita anche se le tempistiche non sono state ancora determinate.