HomeEvidenzaStipendio Dipendenti pubblici: il nuovo Assegno "differenziale" mette in crisi gli Aumenti

Stipendio Dipendenti pubblici: il nuovo Assegno “differenziale” mette in crisi gli Aumenti

Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro delle Funzioni Centrali ha azzerato gli stipendi attribuendo un assegno “differenziale”. Come saranno calcolati gli aumenti del nuovo contratto?

Cos’è l’assegno differenziale?

Il contratto collettivo nazionale di lavoro Funzioni Centrali firmato nel maggio 2022 ha suddiviso il personale in 4 grandi aree:

  • Area delle elevate professionalità;
  • Funzionari;
  • Assistenti;
  • Operatori.

Le quattro aree sono entrate in funzione dal 1° novembre 2022.

L’area delle elevate professionalità è ancora vuota in quanto i concorsi per l’accesso non sono stati ancora espletati.

Per quanto riguarda le altre, da novembre 2022 lo stipendio per ciascuna area è uguale per tutti.

Fino a novembre 2022 le aree erano divise in fasce retributive:

  • 7 fasce nella III area
  • 6 fasce nella II area
  • 3 fasce nella I area

Da novembre 2022 le fasce sono state azzerate e il loro valore economico, incrementato da una piccola quota dell’indennità di amministrazione, è confluito nell’assegno differenziale.

Il precedente del 1987

L’operazione del contratto 2019-2021 ha un precedente, il contratto di lavoro firmato nel 1987 dove, in quel caso, l’anzianità maturata confluì in un assegno denominato “retribuzione individuale di anzianità” che è ancora presente negli stipendi di chi, allora, era in servizio.

Da allora, la retribuzione individuale di anzianità è ancora presente con lo stesso importo mai rivalutato.

Gli aumenti contrattuali saranno inferiori

Il rischio concreto è che l’assegno differenziale faccia la fine della retribuzione individuale di anzianità. L’assegno molto probabilmente non verrà rivalutato con la sottoscrizione del prossimo CCNL 2022-2024.

In questo caso gli aumenti contrattuali saranno calcolati su stipendi inferiori e, chi aveva una fascia di anzianità più elevata, avrà una percentuale di aumento calcolata su uno stipendio inferiore.

Saranno quindi favoriti i dipendenti con minore anzianità rispetto ai colleghi che avevano fasce più elevate.

Nell’esempio, abbiamo ipotizzato un incremento tabellare del 6% nel futuro CCNL 2022-2024 per un dipendente appartenente all’area III ex F4.

Un incremento stipendiale calcolato sullo stipendio della vecchia fascia stipendiale sarebbe maggiore di circa 30 euro rispetto a quello stabilito nelle nuove fasce stipendiali.

E’ probabile che questo problema sia oggetto di lunghe trattative tra ARAN e Organizzazioni Sindacali e ciò fa ritenere molto probabile che il rinnovo del contratto avverrà in tempi lunghi.

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