HomeEvidenzaAssegno Unico: negli Importi accrediti Extra per i mesi di Gravidanza

Assegno Unico: negli Importi accrediti Extra per i mesi di Gravidanza

Nell’importo pagato a titolo di Assegno Unico non c’è sempre solo la mensilità corrente. A volte possono esserci dei conguagli, degli arretrati, o degli importi extra riconosciuti in determinate circostanze.

Tutte queste voci possono far aumentare l’importo spettante, alcune anche di parecchio. Ad aprile, per esempio, qualcuno a titolo di Assegno Unico ha ricevuto una somma che supera i 1.700 euro, per via di particolari arretrati che antecedono la nascita del bambino.

Vediamo nel dettaglio.

Assegno Unico, perché l’importo varia?

L’Assegno Unico spetta – previa domanda a INPS – a tutti coloro i quali abbiano figli a carico fino a 21 anni (o senza limiti di età se disabili). L’ISEE non limita l’accesso alla prestazione ma ne condiziona l’accesso. Più è alto l’ISEE, minore sarà l’importo mensile dell’assegno.

Tuttavia, da un mese all’altro l’importo può variare, in positivo o in negativo. A volte si tratta di cambiamenti permanenti: per esempio, quando c’è una variazione dell’ISEE o un cambiamento all’interno del nucleo familiare che portano INPS a ricalcolare l’importo a cui la famiglia ha diritto per tutti i mesi successivi a quando si è verificato l’evento.

Altre volte, invece, si tratta di variazioni di importo temporanee. Quando INPS riconosce dei conguagli o paga degli arretrati non erogati a tempo debito, per esempio: una volta che l’Istituto si è messo in pari e ha liquidato quanto doveva, l’importo tornerà a essere quello di sempre.

In alcuni casi, tali arretrati possono toccare cifre veramente alte. Per esempio, quando INPS inizia a calcolarli da prima che il bambino fosse nato.

Donne incinte hanno diritto all’AU?

Da quando è in vigore, ossia marzo 2022, l’Assegno Unico ha sostituito (o meglio, inglobato) diverse misure di sostegno alla natalità. Rientra tra queste il Premio alla nascita o all’adozione, noto anche come Bonus Mamma Domani.

Tale bonus era riconosciuto dall’INPS a partire dal settimo mese di gravidanza. Avendolo inglobato, anche l’Assegno Unico decorre dal settimo mese di gravidanza, quindi quando il figlio per cui lo si richiede ancora non è nato.

Il beneficio spetta dunque anche alle future madri. La domanda però va presentata dopo la nascita del figlio ed entro 120 giorni, quando al minore viene attribuito il codice fiscale. INPS riconoscerà tutti gli arretrati decorrenti dal settimo mese con la prima mensilità dell’Assegno.

Almeno, questa è la regola. A volte infatti può succedere che il settimo, l’ottavo e il nono mese di gravidanza vengano pagati anche dopo la prima mensilità. È quanto accaduto a questa richiedente, che con l’Assegno Unico di aprile ha ricevuto tutti gli arretrati decorrenti, appunto, da quando era incinta di 7 mesi:

assegno unico gravidanza

A febbraio e marzo la donna ha ricevuto quasi 400 euro di Assegno Unico, ad aprile l’importo è schizzato a quasi 1.800 euro. L’asterisco, infatti, si riferisce proprio al fatto che, in aggiunta all’ordinaria mensilità, nell’importo finale INPS ha calcolato gli arretrati decorrenti dal settimo mese di gravidanza.

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -