Il Bonus Psicologo è una misura che fa bene a tutti eppure solo 1 soggetto su 50 potrà beneficiarne. La misura, già promossa gli anni passati, nel 2024 è stata rinnovata con più risorse a disposizione.
Nonostante questo, coloro che potranno approfittarne per ricevere uno sconto per le sedute di psicoterapia sono meno degli anni passati.
Bonus Psicologo, in quanti lo avranno?
La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto il cosiddetto Bonus Psicologo, un contributo che le persone in una condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica possono usufruire per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia.
Molti sono gli psicologi che accettano il bonus e moltissime sono le domande giunte all’INPS per beneficiare del contributo. Come riporta La Stampa di mercoledì 17 aprile, dal 18 marzo 2024 ad oggi sono arrivate più di 200 mila domande e se ne prevedono altrettante da qui al 31 maggio, termine di scadenza entro il quale si può richiedere il bonus.
Anche perché la categoria di persone che può godere dello sconto è molto ampia: basta avere un ISEE inferiore a 50.000 euro.
Tuttavia, si stima che solo 6-8 mila persone sulle 400 mila totali che lo richiederanno potranno effettivamente riceverlo e usarlo: nemmeno il 2%. Il motivo è da riscontrare negli importi del bonus, aumentati rispetto al passato.
Importi a seconda dell’ISEE
Come accennato, rispetto al 2023 i fondi stanziati per il Bonus Psicologo sono raddoppiati a 10 milioni di euro. Eppure con i soldi messi a disposizione solo 1 persona su 50 potrà beneficiare del contributo.
Questo perché insieme alle risorse sono aumentati, in misura non proporzionale, anche gli importi del bonus stesso:
- chi ha un ISEE fino a 15 mila euro avrà un bonus di 1.500 euro l’anno;
- chi ha un ISEE tra 15 e 30 mila euro avrà un bonus fino a 1.000 euro l’anno;
- con un ISEE tra 30 e 50 mila euro si avrà un bonus dal valore di 500 euro l’anno.
L’anno scorso, il valore massimo al quale si poteva ambire, a parità di ISEE, era di 600 euro: meno della metà degli importi del 2024. Un incremento così esponenziale degli importi, quindi, ha portato inevitabilmente a una diminuzione della platea dei beneficiari.