Poste distribuisce Carte di Inclusione con 0 euro: ecco cosa sta succedendo [FOTO]

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La prima ricarica di aprile dell’Assegno di Inclusione ha tenuto tutti i percettori col fiato sospeso per qualche ora. Le Carte di Inclusione consegnate lo scorso 16 aprile dagli uffici postali, infatti, erano vuote.

In molti casi i pagamenti verificatisi il 16 aprile riportavano un accredito di 0 euro. Fatto insolito, visto che la carta di Inclusione viene sempre consegnata con la somma spettante già caricata sopra.

Dopo i primi momenti di tensione, per fortuna l’allarme è rientrato e INPS ha provveduto a ricaricare quanto dovuto.

Assegno di Inclusione: Carta consegnata vuota

La Carta di Inclusione è lo strumento di pagamento dell’Assegno di Inclusione, che da gennaio 2024 ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. Il nuovo sussidio spetta alle famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro e in cui è presente almeno un membro disabile, over 60, minorenne o in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. 

Se tutti i requisiti per accedere all’AdI sono rispettati, INPS accoglie la domanda e il 15 del mese successivo alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale effettua la prima ricarica sulla carta di Inclusione, che andrà ritirata presso gli Uffici Postali.

Come si legge nella pagina di Poste Italiane dedicata alla Carta di Inclusione, questa viene consegnata attiva e ricaricata dell’importo relativo alla prima mensilità o alle mensilità maturate. Contestualmente alla carta viene consegnato anche il PIN.

Eppure, pare che lo scorso 16 aprile i percettori abbiano ritirato una carta vuota. Se ne sono accorti quando hanno ricevuto il bonifico del saldo, che riportava come cifra accreditata “0 euro”.

Per fortuna, nel giro di poche ore l’allarme è rientrato e, anche se con un po’ di ritardo, INPS ha emesso la ricarica. Ecco la conferma:

carta di inclusione

La ricarica dunque è arrivata dopo che la consegna delle carte era partita. In alcuni casi, si è trattato di aspettare anche un giorno o due.

Dovesse risuccedere, comunque, non c’è da preoccuparsi: INPS infatti può impiegare fino a 5 giorni per emettere la ricarica.

Cosa comprare con la Carta di Inclusione?

In una famiglia possono esserci una o più Carte di Inclusione. Se in fase di domanda si è optato per l’individualizzazione della carta, infatti, ogni membro avrà la sua ricaricata con la cifra a lui destinata.

Con l’importo presente sulla Carta di Inclusione si può:

  • effettuare prelievi di contante presso gli sportelli automatici ATM postali e bancari entro il limite previsto dalla legge;
  • effettuare acquisti di beni e servizi che rientrano nelle categorie di spesa previste dalla normativa di riferimento;
  • pagare presso gli Uffici Postali (con bollettini o MAV postali) le utenze domestiche;
  • effettuare presso gli Uffici Postali un bonifico SEPA o un postagiro mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo