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Bonus Nido 2024, in ritardo di un mese c’è la prima data di accredito [FOTO]

Ci sono le prime date di pagamento del Bonus Nido 2024. Finalmente, dopo mesi di attesi, INPS ha preso in carico le pratiche, le ha lavorate e ha disposto gli accrediti.

I percettori li aspettavano dal 2 aprile, data che INPS aveva indicato come utile all’avvio dei pagamenti. Il ritardo è netto, ma finalmente l’attesa è finita.

Importi e beneficiari del Bonus Nido 2024

Il Bonus Nido è un rimborso che INPS riconosce a seguito del pagamento delle rette di asili nido, pubblici e privati autorizzati, e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini, con meno di tre anni, affetti da gravi patologie croniche.

Il contributo può arrivare fino a 3.000 euro annui (dieci rate da 272,73 euro e una da 272,70 euro) se l’ISEE minorenni non supera i 25.000,99 euro. Scende a 2.500 euro (dieci rate da 227,27 euro e una da 227,30 euro) con ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro. L’importo più basso, pari a 1.500 euro l’anno (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro), spetta con un ISEE superiore a 40.000 euro o in assenza di ISEE.

In particolari condizioni (indicate nel messaggio INPS n. 1024 dell’11 marzo) il massimale è innalzato di 2.100 euro.

INPS ha disposto i pagamenti

Le domande rimangono aperte per tutto l’anno e verranno accolte fino a esaurimento delle risorse. I cittadini si sono quindi affrettati a inviare le domande (una per ogni figlio per il quale si richiede il Bonus). Domande che però sono rimaste in sospeso fino a poco tempo fa.

Nei giorni scorsi INPS ha accolto le prime istanze di Bonus Nido, come annunciato dallo stesso Istituto e prontamente riportato da TuttoLavoro24.it. Da qualche ora sono anche stati disposti i primi accrediti.

La conferma arriva dal Fascicolo Previdenziale di un percettore:

I rimborsi del Bonus Nido partiranno ufficialmente martedì 30 aprile. Le disposizioni di pagamento proseguiranno in ordine cronologico rispetto all’invio delle domande: l’INPS può impiegare fino a 40 giorni da quando la domanda è stata accolta per effettuare l’accredito. Adesso, non resta che pazientare.

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