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Nuovo Bonus 100€, il Governo approva la “mancia”. Col reddito fino a 28.000€ altri 3 benefici

E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri di ieri il provvedimento che contiene l’annunciato nuovo Bonus da 100 euro che sarà riconosciuto ai lavoratori dipendenti nel mese di gennaio 2025.

Una mossa politica voluta dalla premier Giorgia Meloni per rafforzare il rapporto con il suo elettorato in vista delle elezioni europee del prossimo giugno. E’ convinzione della Presidente del Consiglio che una gesto, anche se piccolo, può dare un tornaconto utile a Fratelli d’Italia alla ricerca di consensi vicini al 30%. Insomma una “mancia elettorale” come gridano dalle opposizioni e dai sindacati.

Il bonus sarà Una tantum cioè erogato una sola volta nel mese di gennaio 2025. Niente più 2024 quindi, perchè non ci sarebbero state le coperture finanziarie: mancavano 100 milioni di euro all’appello.

Requisiti ‘difficili’ per i lavoratori

Per averlo i lavoratori dovranno sottoporsi ad una accurata ‘selezione’:

  • avere un reddito complessivo fino a 28.000 euro, ‘complessivo’ significa tener conto sia di redditi da lavoro che di redditi di capitale, terreni, fabbricati, ecc.
  • essere coniugati;
  • avere almeno un figlio a carico;
  • ammessi anche i nuclei monogenitoriali (vedovili) ma solo se hanno un solo figlio a carico.

Esclusi quindi tutti coloro che non sono coniugati, cioè le coppie di fatto anche se con figli. Stranamente in questa versione sarebbero escluse le famiglie monogenitoriali con due figli a carico: insomma il vedovo con 2 figli non avrà i 100 euro.

La conferma definitiva di come sarà il Decreto l’avremo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Solo lì sapremo se a parità di condizioni, saranno confermate le discriminazioni. Come quella che riguarderà ad esempio i lavoratori single che, anche se con basso reddito, sarebbero comunque estromessi.

Per redditi fino a 28.000 euro altri 2 benefici

La scelta di fissare una soglia reddituale complessiva non superiore a 28.000 euro è dettata dall’esigenza di far quadrare i conti di Bilancio.

Ma entro i 28.000 euro si concentrano già altri benefici destinati ai lavoratori:

  • il trattamento integrativo Irpef di 100 euro mensili per redditi fino a 15.000 euro;
  • il bonus Meloni, decontribuzione del 7 e 6% per redditi fino a 35.000 euro l’anno (2.692 euro al mese);
  • il Bonus Mamma, che in realtà non ha un limite reddituale ma nell’importo annuo: massimo 3.000 euro per lavoratrici madri di almeno 2 figli.
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