HomeSenza categoriaArtigiani Tessile-Moda, interrotte le trattative: aumento degli Stipendi rinviato

Artigiani Tessile-Moda, interrotte le trattative: aumento degli Stipendi rinviato

Nulla di fatto per il rinnovo del CCNL Artigiano Tessile-Moda/Chimica-Ceramica scaduto il 31 dicembre 2022.

Dopo l’incontro sindacale del 29 aprile scorso, durante il quale sembrava che le parti sociali dovessero giungere alla firma, le trattative sono state interrotte per volontà dei tre sindacati. Lo si apprende da una nota congiunta di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil in cui si comunica lo stop e si preannunciano nuove “azioni da mettere in campo per la miglior tutela di lavoratrici e lavoratori” nei prossimi giorni.

Di seguito il post di Filctem-Cgil durante la riunione del 29 aprile scorso, a Roma:

Riunione terminata non nel migliore dei modi, stando a quanto si apprende. Imprese e sindacati non hanno trovato l’intesa proprio sull’aspetto più di rilievo: l’adeguamento salariale per i circa 200.000 lavoratori dei settori. In piattaforma i sindacati chiedono di incrementare i minimi salariali del 15-18%.

“È del tutto evidente che manca la volontà dei datori di lavoro di riconoscere il valore delle competenze e della dignità di chi opera in questi settori”, scrivono nel comunicato in cui denunciano che l’offerta economica di Confartigianato, CNA, Casartigiani e Claai sembra voler dire ai lavoratori che non meritano “un aumento dei salari coerente con il prezzo pagato all’inflazione straordinaria di questi anni”.

L’ultimo accordo nel settore risale al 2022, in quella occasione ai dipendenti arrivano aumenti salariali tra i 50 e 70 euro.

“16 mesi dopo l’ultimo aumento salariale – continua la nota sindacale – ci scontriamo con la posizione delle rappresentanze datoriali, che continuano a pensare al salario come ad una misura congiunturale e non come una giusta restituzione di potere di acquisto a chi continua a rendere grande la filiera manifatturiera italiana. Posizione chiaramente inaccettabile”.

Il comunicato degli Artigiani

Dopo la decisione sindacale non è tardata ad arrivare la risposta delle rappresentanze del mondo degli artigiani. In una nota di Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI, si apprende che la scelta di rifiutare l’aumento retributivo offerto e interrompere le trattative coglie di “sorpresa” tutti.

L’iniziativa del sindacato – scrivono gli Artigiani – giunge, peraltro, nella fase finale di un negoziato dove le Rappresentanze delle imprese artigiane avevano, con grande senso di responsabilità, fatto alle controparti un’importante offerta economica per l’adeguamento delle retribuzioni dei lavoratori artigiani in linea con gli indici economici legati all’inflazione e all’andamento dei settori interessati, come previsto dalle vigenti regole interconfederali in materia di modello contrattuale sottoscritte con Cgil, Cisl, Uil“.

Il tutto, si sottolinea nella nota, “nonostante lo stato di crisi in cui i settori versano, e che recentemente è stato riconosciuto anche dal ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’apertura di un tavolo di confronto politico”.

L’interruzione è “ingiustificata”, fanno sapere i Datori di Lavoro Artigiani che confidano in una rapida ripresa del negoziato che dia ai lavoratori un adeguato riconoscimento economico.

Foto Credit: Filctem-Cgil

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -