Il presidente dell’ARAN – Antonio Naddeo – ha postato su Linkedin un articolo di Fortune Italia sul CCNL dove viene fatto il punto sul rinnovo.
CCNL Sanità: ll primo comparto al rinnovo
Il Comparto Sanità è il primo contratto nazionale di lavoro del pubblico impiego che sarà rinnovato.
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione – Paolo Zangrillo – ha voluto che il primo contratto a partire fosse quello del comparto sanità in quanto è stato quello più messo sotto pressione durante il periodo del Covid 19. In secondo luogo, il comparto sanità è stato quello che – a dicembre 2022 – non ha ricevuto l’anticipo del contratto 2022-2024 previsto dal decreto anticipi.
Priorità a part-time, congedi di paternità e smart working e permessi
Il presidente dell’Aran si è detto ottimista su una celere chiusura delle trattative del CCNL Sanità.
In questo momento la sanità pubblica non è un lavoro appetibile in termini economici tanto che numerosi operatori e professionisti hanno scelto il settore privato oppure di trasferirsi all’estero.
Nello stesso tempo sono sempre più numerosi le aggressioni al personale della Sanità, specie nei Pronto Soccorso, dove le condizioni di lavoro sono molto complicate e dove la contrattazione può dare un contributo, ma” per fare davvero la differenza “occorrono altre misure specifiche”, avverte Naddeo.
Poche le risorse a disposizione
Il presidente dell’Aran si dice però preoccupato delle risorse a disposizione:
“Quello che mi preoccupa un po’ è il fatto che le risorse finanziarie sono definite: rispetto al triennio precedente sono più alte, abbiamo un budget di circa 5,80%, mentre nel contratto precedente era 3,8%. Ma in quel contratto c’erano leggi speciali che attribuivano particolari finanziamenti ad hoc sia per gli infermieri, sia per i medici. Dunque bisognerà ragionareNoi possiamo contrattare con quello che c’è: se da un punto di vista finziario le risorse non sono sufficienti, occorre aspettare una legge”.