INPS si prepara per AdI, SFL e Disoccupazione Agricola. Ancora NASpI e Bonus Nido

In questa terza settimana di maggio INPS si prepara al pagamento di diverse prestazioni previdenziali, tra cui l’Assegno di Inclusione, il Supporto Formazione e Lavoro e la disoccupazione agricola. In agenda ci sono anche la NASpI e il Bonus Nido.

NASpI, accrediti in arrivo

Il grosso dei pagamenti NASpI si è già verificato la scorsa settimana, tuttavia c’è chi la riceverà questa settimana. INPS, infatti, liquida l’indennità di disoccupazione in più mandate. Tutto dipende, infatti, da quando le singole strutture INPS sparse sul territorio prendono in carico le domande e lavorano le pratiche.

Nuove lavorazioni ci sono state a fine settimana scorsa, quindi nuovi accrediti sono previsti intorno alla fine di questa settimana, tra giovedì 23 e venerdì 24. Tra l’avvio della lavorazione e l’effettivo pagamento, infatti, trascorre circa una settimana.

Ad aver diritto alla NASpI sono coloro che hanno perso il lavoro involontariamente, quindi a seguito di licenziamento (non per giusta causa) o di dimissioni per trasferimento del luogo di lavoro a più di 50 km da casa.

Bonus Nido, INPS paga a fine settimana

A fine settimana si sbloccheranno anche nuovi pagamenti del Bonus Nido, arretrati compresi. Il Bonus Nido è il rimborso delle rette di frequenza dell’asilo nido frequentato dal proprio figlio sotto i 3 anni o delle spese sanitarie sostenute per garantire l’assistenza sanitaria domiciliare al proprio figlio sotto i 3 anni malato cronico grave.

Gli accrediti sono in corso ormai da un mese e proseguiranno fino a fine anno, a meno che le risorse non si esauriscano prima, come già accaduto in passato.

Nuovi pagamenti sono fissati per la fine di questa settimana, come si evince dal Fascicolo Previdenziale di questo richiedente la prestazione:

In questo caso, la data da cerchiare sul calendario è quella di venerdì 24 maggio, giorno nel quale INPS liquiderà le spese sanitarie o le rette di frequenza di gennaio, febbraio, marzo e aprile.

INPS si prepara a pagare l’Assegno di Inclusione

La prossima settimana arriverà la quinta rata dell’anno dell’Assegno di Inclusione, il sussidio che da gennaio 2024 ha rimpiazzato il Reddito di Cittadinanza. La platea comunque non coincide al 100% con quella del vecchio RdC. Ad aver diritto all’AdI, infatti, sono solo le famiglie il cui ISEE non supera i 9.360 euro e in cui è presente almeno un membro o disabile, o minorenne, o over 60 o in condizione di svantaggio.

L’accredito è fissato per martedì 28 maggio e interesserà coloro che attendono il rinnovo mensile della somma sulla carta di inclusione.

Tuttavia, già dalla fine di questa settimana potrebbero verificarsi le prime lavorazioni. INPS potrebbe infatti avviare le lavorazioni venerdì 24 e anticipare gli accrediti a lunedì 27.

SFL, INPS anticipa i 350 euro?

Anche le lavorazioni del Supporto Formazione e Lavoro (SFL) potrebbero partire prima del weekend. L’SFL è l’altro sussidio sostitutivo del RdC, destinato ai cittadini con un ISEE entro i 6.000 euro, un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e che accettano di intraprendere un percorso di politica attiva del lavoro. Non appena iniziano a svolgere una delle attività previste dalla legge, INPS riconosce loro 350 euro mensili per tutta la durata dell’attività, fino a 12 mesi.

Dal 27 maggio riscuoteranno coloro che stanno già frequentando l’attività prescelta e che attendono dunque una mensilità diversa dalla prima, come stabilito dal messaggio INPS n. 3379 del 27 settembre 2023. Non è escluso però che alcuni accrediti possano venire anticipati alla fine di questa settimana.

Quasi tutto pronto per la disoccupazione agricola 2024

Un’ultima prestazione che INPS potrebbe decidere di anticipare a questa settimana appena cominciata è l’indennità di disoccupazione agricola.

Gli accrediti dovrebbero cominciare per fine maggio, differenziati su base territoriale perché non tutte le strutture INPS iniziano a lavorare le pratiche nello stesso momento. Gli accrediti dovrebbero partire tra il 25 e il 31 maggio. Chissà che l’Istituto Previdenziale non anticipi i pagamenti di qualche giorno e non paghi già da questa settimana.

L’indennità spetta a chi ne ha inviato domanda all’INPS perché nello scorso biennio ha lavorato in agricoltura. Occorre inoltre essere iscritti negli elenchi agricoli provinciali e avere l’accoglimento dell’INPS.