Reddito di Dignità, i 500 euro non arrivano: “pronto lo sciopero”

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Per aiutare le famiglie meno abbienti colpite dall’abolizione del Reddito di Cittadinanza, alcune Regioni hanno introdotto un Reddito di Dignità (RED). Sussidio che, ahimè, da qualche parte sembra esistere solo su carta.

Come in Puglia, dove il RED è entrato in vigore a dicembre 2023 ma che per adesso nessuno ha ricevuto.

Reddito di Dignità in Puglia

La Regione Puglia ha stanziato ben 15 milioni di euro per finanziare il Reddito di Dignità, da garantire alle famiglie pugliesi escluse dal nuovo Assegno di Inclusione.

L’AdI, che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, copre solo in parte la platea degli ex percettori: questo infatti spetta solo alle famiglie in cui vivono minori, disabili, soggetti svantaggiati o over 60 con un ISEE entro i 9.360 euro. Soglia ISEE non facile da mantenere, visto che l’Assegno Unico per i figli a carico fa cumulo e lo innalza.

Per aiutare gli esclusi la Regione Puglia ha dunque istituito il Reddito di Dignità. Lo ha fatto con la Determina dirigenziale 146/1258 del 1° Dicembre 2023.

Si tratta di 500 euro mensili da riservare ai cittadini tra i 18 e i 65 anni che possiedono i requisiti previsti da erogare per un massimo di 12 mesi. In cambio, questi devono partecipare a 57 ore di attività tra quelle previste dal bando.

Cobas Puglia, nessuno ha avuto il RED

Le domande si sono chiuse lo scorso 15 gennaio, ma da allora nessuno ha ricevuto nulla. Le istanze, infatti, risultano ancora in istruttoria.

La denuncia arriva da Cobas Puglia, che accusa la Regione di prendersela molto comoda: in 5 mesi, infatti, i 500 euro di Reddito di Dignità ancora non si sono visti.

L’invito del sindacato è quello di accelerare le procedure e la propria burocrazia per fornire risposte ai cittadini pugliesi meno abbienti e, soprattutto, i 500 euro spettanti. Qualora la Regione Puglia non si attivi prontamente in merito a quanto esposto – scrive Cobas – non si esclude nessuna forma di mobilitazione.