Assegno Unico, 2 accrediti a fine maggio ma non per tutti [FOTO]

Assegno unico

INPS pagherà l’Assegno Unico fino a fine maggio. Gli accrediti della prestazione per i figli a carico, infatti, non si sono esauriti tra il 15 e il 17 maggio: c’è ancora chi aspetta di ricevere l’importo al quale ha diritto.

A metà mese hanno riscosso coloro che non hanno subito variazioni di importo, come ricorda il messaggio INPS n. 15 del 2 gennaio. A fine mese tocca a tutti gli altri. Vediamo quali sono le date da cerchiare sul calendario.

Assegno Unico fine maggio: la data

L’Assegno Unico spetta a tutti coloro abbiano figli a carico fino a 21 anni, o senza limiti d’età se i figli sono affetti da disabilità. L’accredito è mensile e lo riconosce INPS previa domanda.

L’importo dipende da vari fattori: l’ISEE familiare, l’età e il numero dei figli a carico. Se all’interno della famiglia si verificano dei cambiamenti, conseguentemente può variare anche l’importo dell’Assegno Unico.

Chi non ha subito variazioni di importo ha ricevuto l’accredito nei giorni tra il 15 e il 17 maggio. Gli altri, invece, sono ancora in attesa. In queste ore INPS ha disposto dei nuovi pagamenti. Le date stanno cominciando ad apparire sui Fascicoli Previdenziali dei percettori interessati:

assegno unico
assegno unico

Come si vede dalle foto, i pagamenti sono fissati per:

  • lunedì 27 maggio;
  • mercoledì 29 maggio.

In entrambi i casi presi a esempio ad arrivare sarà una mensilità arretrata (marzo e aprile). Non si tratta, dunque, dell’Assegno Unico di maggio, ma di un arretrato non pagato a tempo debito che INPS sta erogando adesso.

Da cosa dipende l’importo

Come detto, l’importo dell’Assegno Unico varia di caso in caso e a volte anche di mese in mese. Se un figlio esce dallo stato di famiglia per esempio, oppure se compie 18 anni, l’importo diminuirà. Al contrario, un nuovo nato garantirà un aumento.

I fattori che influenzano l’ammontare dell’Assegno Unico sono l’ISEE, il numero di figli a carico, la loro età e la loro eventuale disabilità. A volte vanno calcolate delle maggiorazioni: se la madre ha meno di 21 anni, per esempio, INPS riconosce fino a 22,80 euro in più al mese. Se entrambi i genitori lavorano, la maggiorazione mensile può arrivare a 34,10 euro.

Tutti gli importi dell’Assegno Unico sono riportati in questa TABELLA.