C’è una data per l’accredito dell’indennità di disoccupazione agricola 2024: finalmente, all’alba di mercoledì 29 maggio, INPS ne ha disposto i pagamenti. Ancora bisognerà attendere qualche giorno prima di ricevere la cifra spettante. Inoltre, non tutte le sedi INPS avvieranno gli accrediti contemporaneamente.
Quando arriva la disoccupazione agricola 2024?
L’indennità di disoccupazione agricola spetta ai lavoratori agricoli dipendenti, come gli operai con contratto a tempo determinato (OTD) o a tempo indeterminato che lavorano per parte dell’anno (OTI). Occorre fare il conteggio delle giornate prima di inviare l’istanza all’INPS: solo coloro che vantano 2 anni di anzianità contributiva e tra il 2022 e il 2023 hanno lavorato nei campi per almeno 102 giornate potranno accedere all’indennità.
Inoltre, occorre essere iscritti negli elenchi provinciali degli agricoli, pubblicati e ufficializzati a metà aprile. Se il proprio nome non compare nella lista, non si potrà sperare di ricevere l’indennità.
Le domande si sono chiuse lo scorso 31 marzo. I tempi di gestazione dell’indennità di disoccupazione agricola sono particolarmente lunghi. INPS, infatti, può impiegare fino a 115 giorni per lavorare le pratiche. Finalmente però alle prime luci dell’alba di mercoledì 29 maggio l’Istituto Previdenziale ha disposto i primi accrediti. La data è comparsa sui Fascicoli Previdenziali dei beneficiari interessati:
Una delle prime date da cerchiare sul calendario per avere la disoccupazione agricola del 2024, relativa alle giornate passate nei campi tra il 2022 e il 2023, è martedì 4 giugno. Perfettamente allineata al calendario dell’anno scorso, quando gli accrediti partirono il 5 giugno.
Perché le date di accredito variano di caso in caso?
Le date di pagamento dell’indennità di disoccupazione agricola non saranno le stesse per tutti, per due motivi:
- perché dipende dal giorno in cui è stata inviata la domanda;
- perché sono le strutture INPS sparse sul territorio a occuparsi degli accrediti della disoccupazione agricola, e non la sede centrale: ciò può comportare delle differenze nelle tempistiche di accredito da zona a zona.
In ogni caso, i pagamenti sono partiti. Adesso non resta che aspettare che arrivino a destinazione. Anche le pratiche che ad oggi risultano in lavorazione piano piano si sbloccheranno.