Ricchissimo di date il calendario dei pagamenti INPS di giugno 2024. Ci sono le prestazioni erogate tutti i mesi, come le pensioni, la NASpI, l’Assegno Unico, il trattamento integrativo, il Bonus Nido, il Supporto Formazione e Lavoro e l’Assegno di Inclusione. Torna in scena la disoccupazione agricola.
Oggi lunedì 3 giugno INPS accredita la pensione di giugno ai correntisti bancari. Lo scorso sabato 1° giugno, invece, l’hanno ricevuta i correntisti postali. La pensione, infatti, è la prima prestazione pagata da INPS nel mese di giugno.
I correntisti postali che intendono prelevare la pensione in contanti allo sportello non possono farlo quando vogliono, ma devono rispettare la turnazione alfabetica prevista da Poste Italiane. Coloro il cui cognome inizia con una lettera dalla A alla C hanno prelevato sabato; oggi tocca a chi ha il cognome che inizia dalla D alla K. Domani ritirano i cognomi da L a P e, per ultimi, quelli il cui cognome inizia con una lettera dalla Q alla Z, che possono recarsi presso gli sportelli non prima di mercoledì 6 giugno.
Le trattenute sulla pensione di giugno sono 5.
Seconda prestazione in ordine cronologico che INPS eroga nel corso del mese è la NASpI, l’indennità di disoccupazione riconosciuta a chi ha perso il lavoro involontariamente. Le lavorazioni sono partite puntuali sabato 1° giugno e fanno riferimento al mese di maggio: la NASpI, infatti, fa sempre riferimento al mese precedente.
Tra i pagamenti e l’accredito effettivo trascorrono circa 7-8 giorni, quindi i primi pagamenti dovrebbero verificarsi tra venerdì 7 e lunedì 10 giugno. Proseguiranno poi fino a metà giugno. La NASpI è gestita localmente dalle strutture INPS sparse sul territorio, quindi delle differenze nelle tempistiche di lavorazione degli accrediti da zona a zona sono più che normali.
Nella seconda metà del mese i pagamenti si faranno più radi. A riscuotere a fine mese sono soprattutto coloro che presentano domanda di NASpI a inizio mese: INPS, per non farli attendere fino al mese successivo, decide di anticipare una parte del pagamento al mese stesso e rimanda l’accredito dell’altra parte al mese dopo.
A giugno, tra i pagamenti erogati da INPS c’è anche la disoccupazione agricola, l’indennità che spetta ai braccianti agricoli che hanno lavorato nei campi tra il 2022 e il 2023 per almeno 102 giornate. Gli accrediti partiranno proprio questa settimana. Per ora, le date in cui INPS pagherà la disoccupazione agricola sono tre: martedì 4, mercoledì 5 e giovedì 6 giugno, ma ogni giorno potrebbe essere quello buono.
Per adesso la situazione si è sbloccata solo in alcune province: questo perché, esattamente come la NASpI, la disoccupazione agricola è gestita a livello locale, pertanto non è la sede principale INPS a occuparsene ma sono le strutture territoriali.
Gli accrediti andranno avanti per tutto il mese di giugno e anche per una parte del mese di luglio.
Dopo l’indennità di disoccupazione NASpI, quindi più o meno a metà giugno, INPS eroga anche il trattamento integrativo. Noto anche come Bonus Ex Renzi, questo spetta ai titolari di reddito da lavoro dipendente e assimilato (quindi anche ai percettori di indennità di disoccupazione NASpI, agricola e DIS-COLL) che hanno un reddito annuo tra gli 8.500 e i 15 mila euro.
L’accredito è mensile e si aggira sui 100 euro: solo i titolari di disoccupazione agricola lo prendono in un’unica soluzione a conguaglio.
Per adesso non ci sono date da segnalare, ma è ragionevole pensare che gli accrediti possano cominciare intorno a lunedì 17, una volta smaltita buona parte dei pagamenti della NASpI. A maggio, per esempio, gli accrediti del Bonus Ex Renzi sono partiti il 13, mentre a giugno 2023 partirono in data 14.
Subito dopo la metà di giugno INPS avvierà i pagamenti anche dell’Assegno Unico per i figli a carico. Anche in questo caso l’accredito è mensile e spetta a tutti coloro i quali abbiano figli a carico fino a 21 anni (o senza limiti d’età se disabili).
INPS ha già selezionato tre date di pagamento per erogare l’assegno di giugno, decise insieme alla Banca d’Italia:
In queste tre date riscuoteranno coloro che non hanno subito variazioni di importo rispetto ai mesi precedenti. Dal 20, invece, toccherà a tutti gli altri. L’ultima settimana di giugno, in particolare, riceveranno il pagamento coloro che hanno presentato domanda di Assegno Unico a maggio e aspettano quindi la prima mensilità.
Anche i percettori dell’Assegno di Inclusione dovranno attendere la seconda metà di giugno per ricevere gli accrediti. Ne hanno diritto le famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro e in cui vivono soggetti disabili, minorenni, over 60 o in condizione di svantaggio.
I giorni da cerchiare sul calendario per avere l’accredito sono due, come riportati nel messaggio INPS n. 835 del 26 febbraio:
Come di consueto, in entrambi i casi le lavorazioni partiranno un paio di giorni prima rispetto alla ricarica.
L’importo dell’Assegno di Inclusione non è prestabilito e varia da famiglia a famiglia, a seconda del reddito, del numero di componenti e delle loro caratteristiche. Per conoscerlo in anticipo i tecnici di TuttoLavoro24.it hanno realizzato un CALCOLATORE da utilizzare gratuitamente.
Riceveranno 350 euro spaccati, invece, i beneficiari del Supporto Formazione e Lavoro, l’altro sussidio sostitutivo del RdC insieme all’AdI e anch’esso in pagamento a giugno. Spetta ai cittadini tra i 18 e i 59 anni con un ISEE sotto i 6.000 euro che accettino di partecipare a un corso di formazione o a un’attività formativa tra quelle previste dalla legge.
INPS non paga finché il soggetto non dichiara, attraverso la sottoscrizione del patto di attivazione digitale e del patto di servizio personalizzato, che si è attivamente messo alla ricerca di un impiego.
Anche in questo caso vanno prese a riferimento due scadenze, rese note da INPS nel messaggio n. 3379 del 27 settembre scorso:
Nessun accredito, dunque, dovrebbe verificarsi prima di sabato 15 giugno. Anche se non sono esclusi anticipi di qualsivoglia natura.
Infine, ultimo ma non per importanza il Bonus Nido, riservato a coloro che hanno figli sotto i 3 anni. Nel dettaglio, questo spetta ai genitori che sostengono il pagamento o delle rette di frequenza dell’asilo nido oppure delle spese sanitarie domiciliari se il proprio figlio è malato cronico grave. Il Bonus Nido è il rimborso di tali spese, che i genitori interessati possono richiedere all’INPS in qualsiasi momento e fino al 31 dicembre 2024.
Il rimborso spetta a tutti, ma l’importo varia a seconda dell’ISEE minorenni:
I pagamenti sono in corso da fine aprile e dureranno per tutto l’anno. Anche a giugno, quindi, l’Istituto Previdenziale emetterà una parte degli accrediti.