Continuano a passo spedito i pagamenti della disoccupazione agricola, l’indennità riservata agli operai agricoli e ai braccianti in generale.
Ogni anno, coloro che hanno lavorato nei campi attendono il mese di giugno per ricevere l’accredito dell’indennità di disoccupazione agricola. Indennità che, a differenza della NASpI, arriva in un’unica soluzione. La domanda andava presentata tra gennaio e marzo: senza aver inviato l’istanza è impossibile riceverla. Servono, inoltre, specifici requisiti.
La disoccupazione agricola spetta:
Per averla occorre:
Se tutte queste condizioni sono rispettate, INPS accoglie la domanda di disoccupazione agricola ed entro 115 giorni dall’invio dell’istanza emette l’accredito.
I pagamenti della disoccupazione agricola ci mettono un po’ a partire. Le domande, infatti, si chiudono a marzo ma prima di fine maggio/inizio giugno INPS non paga. Nel 2024 gli accrediti sono cominciati il 4 giugno, in linea con quanto accaduto l’anno passato.
Non in tutte le zone partono contemporaneamente. A gestire i pagamenti della disoccupazione agricola sono infatti le strutture locali INPS, e non la sede centrale. Ciò comporta delle differenze da zona a zona: in alcune province le emissioni si sbloccano prima, in altre dopo. I braccianti pugliesi, per esempio, dovranno aspettare almeno il 13 giugno per avere la disposizione di accredito. Altri la avranno addirittura ad agosto.
In ogni caso, di ora in ora sui Fascicoli Previdenziali INPS possono comparire delle nuove date di accredito. La prossima settimana, per esempio, INPS pagherà martedì 18:
In questo caso, l’accredito è previsto nella provincia di Varese. Tuttavia, anche all’interno della stessa provincia possono esserci delle differenze nei pagamenti, se le strutture INPS procedono a ritmi diversi. L’elenco delle province in cui le domande di disoccupazione agricola sono già state accolte o liquidate è in continuo aggiornamento, ma comunque va preso come mero riferimento.