Quattordicesima: importo medio 1.500€, ma il 95% dei Dipendenti l’ha già spesa

E’ in arrivo la Quattordicesima mensilità prevista dai contratti collettivi nazionali di lavoro per una parte dei dipendenti italiani. E mentre si attende di vederla accreditata sul conto corrente, i lavoratori “l’hanno già spesa”.

E’ quanto emerge da un’indagine IPSOS-Confesercenti secondo cui il 95% dei beneficiari avrebbe già programmato come spendere i soldi in arrivo.

La mensilità supplementare porta un’inizione di liquidità pari a circa 12 miliardi di euro, per un importo medio di 1.500 euro.

Beneficiari e Esclusi

A beneficiare della Quattordicesima mensilità, in erogazione tra fine giugno e luglio, a seconda dei CCNL o dagli usi aziendali, saranno i lavoratori del terziario, distribuzione, servizi, turismo.

Ma non solo. Ci sono anche altri CCNL che la prevedono: industria alimentare, autotrasporti e logistica, multiservizi, agricoltura, studi professionali, ecc. Per la prima volta quest’anno la riceveranno anche i dipendenti degli Istituti di Vigilanza e Servizi Fiduciari, ma solo per 6 ratei da gennaio a giugno 2024.

Esclusi dalla mensilità supplementare di metà anno i metalmeccanici dell’industria, tutti i lavoratori dell’Artigianato (salvo quelli dipendenti da aziende dell’Autotrasporto). E tutti i lavoratori dipendenti dei comparti del pubblico impiego.

Infine, l’accredito della Quattordicesima non avverrà per tutti quei dipendenti che, d’intesa con la propria azienda, hanno optato per l’anticipazione mensile dei ratei di 14a. Ma occorre fare attenzione, in questi casi, in presenza di un rinnovo di CCNL, il lavoratore ha comunque diritto al conguaglio riferito ai nuovi minimi. Come nel caso del CCNL Commercio, rinnovato il 28 marzo scorso che ha adeguato i minimi retributivi: clicca qui per gli importi.

Ecco come sarà spesa

Il 95% dei dipendenti ha già pianificato la spesa oppure la userà per pagare debiti pregressi come finanziamenti, carte di credito, bollette, affitti, ecc.

Secondo il sondaggio IPSOS-Confesercenti il 36% punterà a finanziarsi la vacanza e i viaggi estivi.

Seguono le altre voci:

  • 20% per le spese della casa (lavori, mobili, ecc.);
  • 19% acquisti durante i saldi estivi soprattutto di abbigliamento;
  • 16% per altri beni e servizi;
  • 5% per pagare le vacanze studio dei figli.

Infine l’8% dichiara che non ha ancora ancora deciso come spenderla.