HomeEvidenzaAssegno di Inclusione, come aumentare l'Importo subito

Assegno di Inclusione, come aumentare l’Importo subito

Se la propria situazione economica è recentemente peggiorata c’è un modo per aggiornare l’ISEE e accedere così all’Assegno di Inclusione oppure, se già percettori, aumentare l’importo.

Come per molte altre prestazioni previdenziali, avere un ISEE aggiornato è fondamentale per accedere all’AdI. Questo, infatti, è riservato alle famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro in cui è presente almeno un soggetto o disabile, o ultra 60enne, o minorenne o in condizione di svantaggio.

Non basta quindi che uno di questi componenti faccia parte del nucleo se l’ISEE è più alto di quello previsto dalla legge. L’ISEE aggiornato tiene conto della situazione economica di due anni fa. Ma se negli ultimi due anni la propria condizione è peggiorata c’è comunque un modo per dichiararlo, riuscendo così ad accedere all’Assegno di Inclusione o, al limite, ad aumentarne l’importo.

Assegno di Inclusione più facile con ISEE corrente

L’ISEE ordinario 2024 tiene conto dei redditi e dei patrimoni del 2022. Ma non è detto che oggi la situazione economica di una famiglia sia la stessa di quella di due anni fa. Per questo esiste l’ISEE corrente, usato per attestare la situazione reddituale più recente dell’intero nucleo familiare. 

Una famiglia esclusa dall’Assegno di Inclusione per via di un ISEE 2024 ordinario superiore a 9.360 euro, potrebbe per esempio rientrarci se il proprio ISEE corrente è inferiore a tale soglia.

Ormai non c’è più tempo per richiedere l’ISEE corrente, se la variazione era solamente di tipo reddituale e fino al 25%. Al contrario, fino al 31 dicembre prossimo si può presentare l’ISEE corrente se:

  • la variazione è di tipo patrimoniale e superiore al 20% rispetto all’ISEE ordinario 2023;
  • la variazione è di tipo reddituale e superiore al 25%;
  • si verificano entrambe le predette variazioni.

Per variazione patrimoniale si intende una variazione che ha interessato i beni immobiliari e mobiliari della famiglia. La vendita o l’acquisto di una casa, per esempio, modificano il patrimonio familiare.

ISEE corrente, quando conviene farlo

La variazioni del patrimonio possono comportare sia un aumento che una diminuzione dell’ISEE (ordinario o corrente). Se l’ISEE diminuisce è più facile accedere alle prestazioni previdenziali, come l’Assegno di Inclusione. Ma se l’ISEE aumenta, al contrario, le possibilità di rientrarvi diminuiscono. Con una variazione patrimoniale in positivo (una casa ereditata, per esempio) l’ISEE aumenterà di certo e avere l’AdI sarà più difficile.

Ma anche l’importo dell’Assegno di Inclusione stesso può cambiare a seguito di una variazione patrimoniale. Se il nucleo si arricchisce, mantenendo comunque i requisiti, l’importo dell’AdI scenderà. Viceversa, se la famiglia si impoverisce godrà di un aumento della ricarica AdI.

In ogni caso, prima di procedere con la presentazione dell’ISEE corrente occorre vedere se conviene farlo: come detto sopra, infatti, per richiedere l’ISEE corrente occorre che le variazioni che hanno interessato il patrimonio familiare siano superiori al 20%, quelle che invece hanno coinvolto il reddito al 25%.

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