Arriverà a settembre la nuova ricarica della Carta Spesa Dedicata a te, la misura che nel 2023 ha aiutato 1,3 milioni di famiglie con la spesa alimentare, ma non solo.
L’ha annunciata il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida nel corso della conferenza stampa tenutasi lo scorso 6 giugno. Quest’anno sul piatto ci sono ben 100 milioni di euro in più rispetto all’anno passato, più tutte le somme avanzate perché i beneficiari non le hanno attivate per tempo.
Grazie alle maggiori risorse, la cifra caricata sulla carta passa da 460 a 500 euro. Vediamo chi potrà averli.
Quali famiglie avranno la Carta Spesa Dedicata a te
L’anno scorso sulla Carta Dedicata a te c’erano 459,70 euro, arrivati in due mandate. I primi 382,50 euro erano spendibili per generi alimentari a prezzi scontati, mentre con gli ulteriori 77,20 euro si potevano acquistare anche carburanti e abbonamenti ai mezzi pubblici. Quest’anno la categoria di acquisti è rimasta la stessa, anche se è aumentata la lista di generi alimentari che si possono acquistare.
Dal prossimo settembre, i quasi 460 euro diventeranno 500. Rimangono invariati rispetto all’anno scorso i beneficiari che potranno accedervi. Si tratta delle famiglie scritte in questa slide riepilogativa e proiettata durante la conferenza stampa:
Le famiglie con ISEE entro i 15 mila euro, composte da almeno 3 persone, residenti in Italia e che non beneficiano di ulteriori aiuti economici statali non dovranno presentare domanda per accedere alla misura. La selezione dei beneficiari infatti verrà fatta in automatico dall’INPS e dai Comuni, sulla base dei dati in loro possesso.
Questi stileranno una graduatoria dei beneficiari. Siccome però le risorse sono limitate e il numero di carte pure (1.330.000 quest’anno), non tutti quelli che rispettano i requisiti la avranno, anche se rispettano al 2023 si stimano circa 30 mila beneficiari in più. Proprio come l’anno scorso, il Governo intende seguire una scala di priorità per l’assegnazione delle carte.
Chi avrà priorità nell’assegnazione della Carta
Il comma 1, articolo 4 del decreto del 18 aprile ha previsto dei criteri che stabiliscono una priorità in ordine decrescente di assegnazione della Carta Spesa:
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.
Tali criteri dovrebbero essere riconfermati anche quest’anno. Pertanto, tenendo in considerazione il numero di carte spesa assegnate a ogni comune e i criteri che il decreto ha scelto per dare priorità ad alcune famiglie piuttosto che ad altre, è facile comprendere come alcuni cittadini non siano rientrati tra i beneficiari della Carta pur rispettando di fatto i requisiti di legge. Magari potranno accedervi quest’anno, visto che ci sono più risorse a disposizione.