Assegno Unico: c’è il calendario dei pagamenti da luglio a dicembre 2024

Calendario

Sono note le date di pagamento dell’Assegno Unico da luglio a dicembre. Le ha rese note INPS lo scorso 20 giugno, nel messaggio n. 2302. Dall’estate 2023 l’Istituto Previdenziale ha stabilito con anticipo i giorni di accredito della prestazione per i figli a carico, così da assicurare certezza sulle tempistiche di pagamento. Le date sono state decise insieme alla Banca d’Italia.

Date pagamento AU luglio-dicembre 2024

Anche da luglio a dicembre 2024 INPS erogherà l’Assegno Unico su più giorni. Nel senso che non ci sarà un solo giorno al mese utile alla riscossione della prestazione, ma tre. Naturalmente, farà fede quello che apparirà sul Fascicolo Previdenziale o sull’app INPS dei percettori.

Nel suddetto messaggio, INPS ha reso noti i giorni in cui pagherà l’Assegno Unico nel secondo semestre del 2024:

  • 17, 18, 19 luglio 2024;
  • 16, 19, 20 agosto 2024;
  • 17, 18, 19 settembre 2024;
  • 16, 17, 18 ottobre 2024;
  • 18, 19, 20 novembre 2024;
  • 17, 18, 19 dicembre 2024.

Come si evince dal calendario, i pagamenti dell’Assegno Unico partiranno sempre non prima della metà del mese. Le date comunque potrebbero variare: in passato, infatti, INPS ha dimostrato più volte che può pagare anche in giorni diversi rispetti a quelli comunicati. Per esempio, i pagamenti potrebbero partire anche un giorno prima rispetto a quanto annunciato.

Importo dell’Assegno Unico

Nei giorni indicati da INPS e Banca d’Italia riscuoteranno l’Assegno Unico coloro la cui rata non ha subito variazione di importo.

Dovranno attendere l’ultima decade del mese, invece, coloro che che hanno subito delle variazioni di importo o che attendono l’accredito della prima rata perché hanno fatto domanda di Assegno Unico il mese precedente. Nella stessa data è altresì accreditato l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di conguaglio, a credito oppure a debito.

L’importo dell’Assegno Unico può variare anche in corso di fruizione, se varia la composizione del nucleo familiare o la sua situazione economica. Un figlio che compie 18 anni, per esempio, ha diritto a un importo minore rispetto a quando era minorenne. Allo stesso modo, il genitore che inizia a lavorare garantirà una maggiorazione dell’Assegno Unico se anche l’altro genitore già lavora. Anche un aumento o una diminuzione dell’ISEE comporterà, relativamente, un calo o una crescita dell’importo spettante.

Tutti gli importi sono consultabili in questa TABELLA.