Il 40 per cento dei lavoratori metalmeccanici potrà ricevere una brutta sorpresa con la busta paga di giugno. Gli aumenti previsti dal CCNL e dagli accordi sottoscritti nelle scorse settimane, porteranno sì mediamente 137,52 euro in più, ma per molti questa novità economica sarà assorbita.
Ne è convinto il sindacato di base CUB che in una nota di commento agli accordi siglati tra Federmeccanica-Assistal e Fim-Fiom-Uilm, parla di “fregature in agguato”. E cita l’esempio di ciò che accadde nel corso del 2023.
Il 40% sarà escluso dagli aumenti
“Nel 2023 – si legge in una nota – il 40% dei lavoratori si era visto azzerare gli aumenti salariali, sia perché avevano superminimi assorbibili, sia perchè erano stati fatti contratti interni“.
La stessa dinamica potrebbe presentarsi quest’anno, con i numeri degli esclusi dagli aumenti che dovrebbe essere grosso modo confermato. Vale la pena sottolineare come l’esclusione dagli aumenti per effetto dell’assorbimento non ha nulla di illegittimo se azienda e lavoratore hanno concordato l’erogazione di un elemento economico per sua natura assorbibile. Come ad esempio un acconto su futuri aumenti contrattuali. Quindi in questi casi il lavoratore non ha nulla da eccepire.
Diverso è il caso in cui gli aumenti di giugno 2024 vengano assorbiti da superminimi individuali o collettivi (ad esempio legati al merito) erogati in presenza di una clausola esplicita di non assorbibilità. Si tratta, in queste circostanze, di un pratica non consentita. Gli assorbimenti consentiti sono quelli senza clausola esplicita, a partire dal 1° gennaio 2017. Davanti a situazioni controverse occorre sempre far riferimento al CCNL industria metalmeccanica.
Cosa può accadere?
Anche se il sindacato CUB – non stipulante il CCNL – ritiene di dover mettere ugualmente in guardia i metalmeccanici dinanzi alle aziende che operano degli assorbimenti arbitrari degli aumenti di giugno. “Nel verbale di accordo dell’11 giugno non non c’è scritto nulla, (si saranno dimenticati?) pertanto gli assorbimenti sono ancora in agguato. Occorre intervenire da subito con le aziende per impedire gli assorbimenti. Le fregature sono perciò in agguato“.
Tutto ciò riguarda sia il CCNL Federmeccanica-Assistal che Confapi, Confimi e Federorafi. Sono infatti 4 i contratti che prevedono gli aumenti legati all’IPCA dal cedolino di giugno 2024.