Il 30 giugno 2024 scade il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Industria Metalmeccanica stipulato da Federmeccanica-Assistal e i sindacati Fim-Fiom-Uilm il 5 febbraio 2021.
Per il rinnovo 1-7-2024/30-6-2027 i tempi si annunciano ancora lunghi, considerato che la trattativa è partita solamente a fine maggio.
Cosa succede dal 1° luglio 2024?
A partire dal 1° luglio si apre il periodo di carenza contrattuale durante il quale i lavoratori matureranno il diritto ad una copertura economica fino a che il CCNL non sarà rinnovato. La sua ‘quantificazione’ e modalità di erogazione avverranno in sede di rinnovo.
Dal 1° luglio inoltre si attiva la clausola di ultrattività, ciò significa che il CCNL continua a produrre gli stessi effetti così come definiti dalle rispettive norme contrattuali. Con la lettera di disdetta inviata dai sindacati, l’ultrattività rende vigente il Contratto fino a che non sarà sostituito dal successivo Contratto nazionale.
L’ultravigenza garantisce ai lavoratori che non vi sia una regressione del trattamento economico e normativa. Insomma nulla deve cambiare sul piano dell’applicazione dei minimi salariali e dei diritti.
Da luglio i minimi salariali continueranno ad essere quelli adeguati a partire da giugno in base alla nuova IPCA 2023: +6,9%.
Clausola di tregua: Scioperi bloccati
In corrispondenza della scadenza del CCNL si attivano anche le cd. Clausole di tregua. L’accordo tra il sistema delle Aziende metalmeccaniche e i sindacati che vieta azioni di sciopero e altre iniziative di mobilitazione, unilaterali.
Il CCNL è chiaro:
“Durante i sei mesi antecedenti e nel mese successivo alla scadenza del Contratto e comunque per un periodo complessivamente pari a sette mesi dalla data di presentazione della piattaforma di rinnovo, le parti non assumeranno iniziative unilaterali né procederanno ad azioni dirette”.
Considerato che la piattaforma è stata inviata a Federmeccanica e Assistale a metà aprile il periodo di tregua durerà, per sette mesi e scadrà intorno alla metà di novembre 2024. Fino ad allora Fim-Fiom-Uilm non potranno proclamare scioperi di tipo contrattuale.