Sarà superiore ai 4.000 euro il montante salariale che riceveranno i lavoratori del settore dell’industria calzaturiera a seguito del rinnovo contrattuale. E’ stata siglata il 16 luglio scorso l’intesa tra Assocalzaturifici e i sindacati di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, sul CCNL scaduto il 31 dicembre 2023.
Il nuovo contratto collettivo avrà vigenza dal 1° gennaio del 2024 al 31 dicembre del 2026.
Nuovi aumenti retributivi per il settore Calzaturiero
L’accordo prevede un aumento sui minimi salariali (Tem) al 4° livello pari a 191 euro a regime che andrà a beneficio di 75.000 lavoratori dipendenti delle aziende manifatturiere del comparto.
Il nuovo aumento sarà raggiunto gradualmente attraverso l’erogazione di 3 tranches:
- la prima tranche di 90 euro dal primo agosto 2024;
- la seconda di 51 euro dal 1° agosto del 2025;
- la terza di 50 euro dal 1° agosto del 2026.
I sindacati fanno notare che con questo rinnovo il livello di inaquadramento più basso (il 1°) va oltre i 9 euro, quindi sopra la soglia ipotetica di un salario minimo legale.
Welfare per il settore Calzaturiero
Il settore dell’Industria calzaturiera già prevede diversi strumenti bilaterali che erogano prestazioni e servizi welfare, tra cui Sanimoda – fondo di assistenza sanitaria integrativa – e Previmoda – fondo di previdenza complementare.
Con l’accordo di rinnovo è stata prevista una contribuzione più alta, a carico azienda, pari a 15 euro mensili, a decorrere da gennaio 2026. Inoltre, dal 1° gennaio del 2025 le aziende verseranno 2 euro per la copertura Long term care (non autosufficienza). Novità anche per Previmoda: dal primo aprile 2025 la quota in carico all’azienda per la premorienza e l’invalidità permanente sarà adeguata di un ulteriore 0,04%.
L’intesa per il calzaturiero si aggiunge, nel giro di poche ore a quella raggiunta dalle parti sociali dell’artigianato per il rinnovo del CCNL Area Tessile-Moda / Chimica-Ceramica.