Nella prossima pensione, quella che verrà pagata giovedì 1° agosto e che appunto fa riferimento allo stesso mese di agosto, INPS riconoscerà delle somme extra. Somme che possiamo definire conguagli. Ma non quelli ordinari, dovuti alla perequazione.
Vediamo di che si tratta.
Pensione di agosto, quali aumenti?
La pensione di agosto, come detto, arriverà giovedì 1. L’accredito di tale trattamento arriva sempre il primo giorno del mese, a meno che questo non sia festivo. Ad agosto non lo è, pertanto non dovrebbero esserci variazioni del giorno di pagamento. Né per i titolari di c/c postale né per quelli che la ricevono su c/c bancario.
Ogni anno INPS rivaluta la pensione all’inflazione: quindi adegua il trattamento pensionistico al costo della vita. Questo meccanismo, detto perequazione, comporta degli aumenti nel cedolino pensionistico. Aumenti che nel 2024 vanno da un massimo di 5,4%, per gli assegni che non superano 4 volte il trattamento minimo, a un minimo di 1,19%, per gli assegni che superano di almeno 10 volte il trattamento minimo.
Ma non sono questi gli aumenti che arriveranno con la pensione di agosto. O meglio, non solo questi.
Rimborso 730 ad agosto: chi lo riceve?
A far aumentare la pensione di agosto, oltre alla rivalutazione all’inflazione che è già inclusa nell’importo finale, sarà il rimborso del 730. Il Modello 730 è lo strumento utilizzato per effettuare la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate. Se da tale dichiarazione emerge un credito, il pensionato dovrà avere dei soldi dall’erario, quindi un rimborso delle spese effettuate.
Tale rimborso arriva di solito con il cedolino di agosto, o al massimo slitta a settembre. A patto però che il pensionato abbia presentato la dichiarazione dei redditi entro il 30 giugno o entro i primi cinque giorni di luglio.
Al contrario, il pensionato che deve versare delle somme IRPEF a debito non otterrà alcun rimborso ma subirà una trattenuta sulla pensione di agosto o settembre.