Assegno Unico, INPS “smentisce” le date di accredito

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Le date di accredito dell’Assegno Unico che INPS comunica nei suoi atti ufficiali non indicano esattamente quando arriverà il pagamento. Rappresentano più un’indicazione da prendere con le pinze.

È per questo motivo che una parte dei beneficiari non ha ricevuto il pagamento relativo al mese di luglio nei giorni indicati dall’Istituto Previdenziale, ossia quelli dal 17 al 19. Ma vediamo meglio.

Assegno Unico, le date di pagamento sono orientative

L’accredito dell’Assegno Unico, la prestazione riservata a chi ha figli a carico fino a 21 anni, arriva mensilmente. Dall’estate 2023, per facilitare le cose e aiutare i beneficiari, INPS ha deciso di stilare un calendario di pagamenti dell’Assegno Unico. Le date le ha stabilite insieme alla Banca d’Italia: in questo modo, i beneficiari sanno con anticipo quando riceveranno la quota per i figli a carico e non stanno a domandarsi tutti i giorni quando arriverà il pagamento. Cosa che accadeva prima che INPS decidesse di agire così.

A luglio, gli accrediti nei confronti di chi non ha subito variazioni di importo si sono divisi in tre giornate: mercoledì 17, giovedì 18 e venerdì 19. Come stabilito, appunto, nel messaggio INPS n. 2302 del 20 giugno scorso.

Tuttavia, anche quando la data di accredito appare sul Fascicolo Previdenzialenon è detto che l’accredito arrivi effettivamente in quella data. Lo conferma INPS, tramite social:

Innanzitutto, come fa sapere l’Istituto Previdenziale rispondendo a un utente sui social, la data di accredito può comparire (sul Fascicolo Previdenziale o sull’app INPS) anche pochissimi giorni prima l’effettivo accredito, oppure non comparire affatto. Inoltre, le date stabilite dal calendario pagamenti «sono orientative e indicano le disposizioni dei pagamenti che potrebbero poi venire accreditati sul conto qualche giorno dopo».

Ciò significa che se sul Fascicolo si visualizza la data del 19 luglio, per esempio, non è detto che l’accredito dell’Assegno Unico arrivi in quella data specifica. Anzi, questa potrebbe indicare la data di disposizione del pagamento: la data in cui la somma parte, non quella in cui arriva sull’IBAN del beneficiario. Prima di ricevere il pagamento effettivo, dunque, potrebbe esserci bisogno di attendere qualche giorno in più.