Assegno Unico, nuovi accrediti questa settimana [IMMAGINE]

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Assegno Unico, INPS paga e dispone allo stesso tempo: mentre una parte dei beneficiari, infatti, ha già ricevuto o sta ricevendo l’accredito della prestazione per i figli a carico, l’altra sta aspettando che sul Fascicolo Previdenziale compaia la data valuta. In queste ore, le preghiere potrebbero essere esaudite.

Nuove date di accredito per fine luglio

I giorni di accredito dell’Assegno Unico che INPS specifica con esattezza interessano solo coloro che non hanno subito variazioni di importo rispetto ai mesi precedenti. A luglio, per esempio, tali beneficiari hanno riscosso nei giorni tra mercoledì 17 e venerdì 19.

Tutti gli altri ricevono il pagamento nei giorni successivi: si tratta quindi di percettori che hanno subito cambiamenti nell’ammontare mensile, oppure, come specificato dallo stesso Istituto Previdenziale, che attendono l’accredito della prima rata in assoluto.

I primi ricevono l’accredito nei giorni dal 20 del mese in poi, gli altri nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. La data scelta da INPS per erogare l’Assegno Unico di luglio nell’uno o nell’altro caso è il giovedì 25, come conferma il Fascicolo Previdenziale di un beneficiario interessato:

assegno unico luglio

L’appuntamento del 25 luglio, comunque, non vale per tutti. Le date infatti possono variare da persona a persona. Lo stesso INPS, infatti, ha fatto sapere che le date prefissate sono indicative e dunque variabili.

Simulatore dell’Assegno Unico

Anche l’importo dell’Assegno Unico può variare di caso in caso. Perché è vero che ci sono un importo minimo e uno massimo mensile, a seconda dell’età dei figli a carico e dell’ISEE familiare: per un figlio minorenne a carico, per esempio, spettano al massimo 199,40 euro al mese, mentre per un maggiorenne si arriva fino a 96,90 euro. I minimi, invece sono rispettivamente di 57 euro e 28,5 euro.

Ma è vero anche che a seconda della composizione del nucleo familiare e della sua composizione, INPS può riconoscere delle maggiorazioni: se la madre ha meno di 21 anni per esempio, oppure se entrambi i genitori lavorano. Per non parlare dei figli a carico con disabilità, per i quali non solo non ci sono limiti d’età nel riconoscimento dell’Assegno Unico, ma per i quali spettano anche delle maggiorazioni in base al grado di disabilità.

Siccome, come detto, l’importo varia di caso in caso, usare il SIMULATORE dell’Assegno Unico, realizzato dall’INPS, può essere un buon modo per non avere brutte sorprese nel momento in cui arriva il bonifico.