Assegno Unico sospeso ad agosto: perchè e cosa fare

Auu

Cosa fare nel caso in cui Inps sospenda l’erogazione dell’Assegno Unico per i figli a carico nel mese di agosto. Il mese in cui c’è la massima concentrazione del periodo di ferie costituisce sempre un problema qualsiasi intoppi si verifichi. La questione può divenire più problematica quando di mezzo c’è l’Istituto previdenziale che ha sempre tempistiche rallentate.

Risolvere nel portale Inps

Nei mesi scorsi i percettori dell’Assegno unico hanno ricevuto un SMS o EMAIL in cui viene comunicata la sospensione delle erogazioni. Si tratta di casistiche collegate alla perdita, anche temporanea, dei requisiti.

In questi casi l’Assistente Virtuale di Intelligenza Artificiale dell’INPS dice questo:

Se il tuo assegno unico e universale risulta sospeso, puoi sbloccarlo accedendo al link https://servizi2.inps.it/servizi/AssegnoUnicoFigli/. L’accesso al link è possibile solamente per le domande presentate autonomamente dal cittadino senza l’intermediazione dell’Ente di Patronato

Il link rinvia all’autenticazione con SPID, CIE, CNS e all’accesso al portale. All’interno occorre seguire le indicazioni del sistema per ripristinare i pagamenti dell’AUU.

Può anche essere un SMS come questo che invita allo sblocco:

Casi di sospensione

L’Assegno spetta alle famiglie con figli a carico in queste casistiche:

  • per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

La casistica più comune che spinge Inps alla sospensione dell’Assegno Unico è il compimento dei 18 anni o dei 21 anni di un figlio. Due situazione apparentemente analoghe ma distinte. Dopo i 21 anni non si anno chance di avere il sussidio, salvo che il figlio/a sia disabile.

Superati i 18 anni occorre autodichiarare che il figlio/a svolga una delle 4 seguenti attività:

  • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;
  • svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
  • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolga il servizio civile universale.

Pertanto dopo il compimento dei 18 anni e il conseguimento del diploma da parte del figlio occorre comunicare quale di queste 4 attività sta svolgendo. Uno dei principi che sta alla base dell’Assegno è che il figlio, anche se 18enne deve essere inserito in un percorso di politica attiva del lavoro. Insomma deve o cercare un lavoro, o avviarsi a formazione o lavorare.