Non è tutto perduto per gli aspiranti di terza fascia ATA che nella domanda scaduta il 28 giugno hanno inserito una CIAD non valida.
Per essere ritenuta valida, la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale (CIAD, appunto) deve possedere specifici requisiti. Ma i candidati sono ancora in tempo a modificarla. Vediamo come.
La CIAD è la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, obbligatoria per presentare la domanda per l’inserimento nelle Graduatorie ATA di terza fascia. Sono esenti dal possesso di tale titolo solo i collaboratori scolastici.
È stata introdotta per la prima volta con il rinnovo del CCNL per il comparto dell’istruzione e della ricerca, relativo al periodo 2019-2021 e sottoscritto in data 18 gennaio 2024. Affinché sia valida deve rispettare specifici requisiti.
Non è valida, per esempio, la certificazione rilasciata da enti non riconosciuti e senza le caratteristiche indicate nel bando, ossia:
Non verranno prese in considerazione le certificazioni digitali che non siano accreditate e registrate su Accredia, l’ente di accreditamento nazionale. Tuttavia, gli aspiranti di terza fascia ATA che nella domanda scaduta il 28 giugno hanno inserito una CIAD non valida verranno comunque inseriti in graduatoria con riserva.
Verrà dunque permesso loro di conseguire un titolo valido entro il 30 aprile 2025.
Diversa è la questione per le graduatorie ATA 24 mesi. In questo caso, infatti, come stabilisce il CCNL 2019-2021, non possedere la certificazione internazionale di alfabetizzazione non comporta la decadenza dalle graduatorie di prima fascia.