Per avere la Carta Spesa Dedicata a te da 500 euro è fondamentale avere un ISEE in corso di validità non superiore a 15.000 euro. Tuttavia, non basta averlo nel momento in cui INPS prima e il Comune poi fanno la lista dei beneficiari.
La dichiarazione ISEE, infatti, va conservata fino a quando gli elenchi non vengono resi pubblici. Senza, infatti, potrebbe essere un problema capire se si è rientrati tra i beneficiari o no. Vediamo perché.
Assegnazione della Carta Spesa Dedicata a te
L’ISEE sotto i 15.000 euro è uno dei requisiti che servono per accedere alla Carta Spesa. Misura che, attenzione, non va richiesta, ma viene assegnata in automatico dal Comune previa approvazione della lista dei beneficiari stilata dall’INPS.
L’INPS individua i beneficiari tra le famiglie composte da almeno 3 persone, in cui appunto l’ISEE non superi i 15.000 euro e nessun componente percepisca altri sussidi statali, né di sostegno al reddito né all’inclusione sociale. In totale in tutta Italia nel 2024 non ci potranno essere più di 1.330.000 beneficiari: tante, infatti, sono le carte da poter distribuire.
I passaggi per averla non sono dei più celeri. Prima INPS stila il suo elenco, poi lo manda ai Comuni che hanno 20 giorni di tempo per consolidarlo, controllando quindi il requisito della residenza e le eventuali incompatibilità. I Comuni sono impegnati in tali attività di verifica proprio in questi giorni. La lista dell’INPS approvata dai Comuni tornerà poi all’Istituto Previdenziale, il quale la renderà definitiva dopo altri 10 giorni. Li trasmetterà dunque a Poste Italiane ai fini della messa a disposizione delle carte.
Solo a questo punto l’INPS, ricevuti gli esiti di rendicontazione da Poste Italiane, fornisce ai Comuni il numero identificativo delle carte da includere nelle comunicazioni che gli stessi Comuni dovranno inviare ai beneficiari per informarli dell’avvenuta assegnazione del contributo e delle modalità di ritiro delle carte presso gli uffici postali abilitati al servizio.
Come sapere se si rientra tra i beneficiari
Per far sapere ai propri cittadini che hanno avuto accesso alla Carta Spesa, ciascun Comune pubblicherà in evidenza sul proprio sito internet l’elenco dei beneficiari della carta riferito al territorio di competenza. Ed è proprio per controllare di essere presenti nell’elenco che servirà avere sotto mano la dichiarazione ISEE.
Per motivi legati alla privacy, infatti, negli elenchi non si potranno inserire nomi e cognomi dei beneficiari. È necessaria quindi un’alternativa: molti Comuni, fanno sapere, opteranno per il numero di protocollo D.S.U., già in possesso dei cittadini. Useranno questo metodo, per esempio, il Comune di Latina e quello di Reggio Calabria. Anche il Comune di Roma pubblicherà gli elenchi online «con modalità tali da garantire la riservatezza dei dati».
Per sapere se si rientra tra i 1.330.000 beneficiari della Carta Spesa Dedicata a te occorre quindi consultare il numero di protocollo DSU: è bene quindi conservare la dichiarazione almeno fino alla pubblicazione degli elenchi online. Ma anche dopo, visto che le eventuali somme avanzate non assegnare saranno ridistribuite tra gli aventi diritto e i Comuni potrebbero decidere di adottare lo stesso escamotage.