HomeEvidenzaFunzioni Centrali, sfiorano i 200€ gli aumenti per i Neo-Assunti

Funzioni Centrali, sfiorano i 200€ gli aumenti per i Neo-Assunti

Il contratto collettivo nazionale di lavoro delle Funzioni Centrali relativo al triennio 2019-2021 ha abbassato gli stipendi tabellari dei dipendenti, abolendo le fasce e, per mantenere lo stesso stipendio, è stato attribuito un assegno “differenziale.

Come saranno calcolati gli aumenti del nuovo contratto?

Contratto Funzioni Centrali: il nuovo ordinamento

Il contratto collettivo nazionale di lavoro Funzioni Centrali firmato nel maggio 2022 ha suddiviso il personale in 4 grandi aree:

  • Area delle elevate professionalità;
  • Funzionari;
  • Assistenti;
  • Operatori.

Le quattro aree sono entrate in funzione dal 1° novembre 2022.

L’area delle elevate professionalità è ancora vuota in quanto i concorsi per l’accesso non sono stati ancora espletati.

Per quanto riguarda le altre, da novembre 2022 lo stipendio per ciascuna area è uguale per tutti.

Fino a novembre 2022 le aree erano divise in fasce retributive:

  • 7 fasce nella III area
  • 6 fasce nella II area
  • 3 fasce nella I area

Da novembre 2022 le fasce sono state azzerate e il loro valore economico, incrementato da una piccola quota dell’indennità di amministrazione, è confluito nell’assegno differenziale.

Il precedente del 1987

L’operazione del contratto 2019-2021 ha un precedente, il contratto di lavoro firmato nel 1987 dove, in quel caso, l’anzianità maturata confluì in un assegno denominato “retribuzione individuale di anzianità” che è ancora presente negli stipendi di chi, allora, era in servizio.

Da allora, la retribuzione individuale di anzianità è ancora presente con lo stesso importo mai rivalutato.

Gli aumenti contrattuali proposti dall’ARAN

L’Aran ha proposto i seguenti aumenti contrattuali:

  • Operatori: 110,40 euro lordi mensili;
  • Assistenti: 116,10 euro lordi mensili;
  • Funzionari: 141,00 euro lordi mensili;
  • Elevate Professionalità: 193,90 euro lordi mensili.

Penalizzati i lavoratori più anziani

L’appiattimento degli aumenti, dovuto all’abolizione delle fasce, penalizza i lavoratori più anziani che vedranno incrementi contrattuali percentuali inferiori della metà rispetto ai neo assunti.

L’assegno differenziale non verrà rivalutato con la sottoscrizione del prossimo CCNL 2022-2024.

In questo caso gli aumenti contrattuali saranno calcolati su stipendi inferiori e, chi aveva una fascia di anzianità più elevata, avrà una percentuale di aumento calcolata su uno stipendio inferiore.

Saranno quindi favoriti i dipendenti con minore anzianità rispetto ai colleghi che avevano fasce più elevate.

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