Personale ATA 2024/2025, operatore scolastico: posti solo da mobilità verticale

Scuola

L’operatore scolastico è la nuova figura all’interno della categoria personale ATA introdotta a partire dal 2024/2025.

Per il prossimo anno scolastico, tuttavia, il decreto pubblicato dal ministero lo scorso 8 luglio con allegate le tabelle degli organici del personale ATA sancisce l’assenza di posti per la figura dell’operatore scolastico.

A questo profilo professionale, dunque, si accederà solo tramite operazioni di mobilità verticale.

Mobilità verticale

La mobilità verticale sarà quindi l’unica forma di accesso al profilo di operatore scolastico. Le operazioni dovrebbero avviarsi nei prossimi mesi, dopo la conclusione di quelle per i DSGA (ven 02). Secondo quanto si apprende da fonti sindacali i posti disponibili dovrebbero essere circa 59mila.

Requisiti

I nuovi operatori scolastici non saranno altro che gli attuali collaboratori scolastici che saliranno di livello all’area immediatamente superiore, quella appunto degli operatori. Perché ciò sia possibile è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • attestato di qualifica professionale richiesto per l’accesso dall’esterno – ed almeno cinque anni di esperienza maturata nell’Area dei Collaboratori e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione;

oppure

  • diploma di scuola secondaria di primo grado ed almeno dieci anni di esperienza maturata nell’Area dei Collaboratori e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione.

Funzioni

L’operatore scolastico svolge le funzioni riguardanti i servizi generali della scuola, ad esempio:

  • accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni – nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, nel cambio dell’ora o nell’uscita dalla classe per l’utilizzo dei servizi e durante la ricreazione – e del pubblico;
  • attività qualificata non specialistica di assistenza e di monitoraggio delle esigenze igienico-sanitarie agli alunni con disabilità;
  • collaborazione con i docenti;
  • custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici;
  • pulizia dei locali, degli spazi scolastici, degli arredi e delle pertinenze;
  • supporto ai servizi amministrativi e tecnici;
  • vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche e, nelle scuole dell’infanzia e primaria, nell’uso dei servizi e nella cura dell’igiene personale.