Assegno di Inclusione, ad agosto tagli da 700€: i motivi

Adi

Le lavorazioni della rata dell’Assegno di Inclusione di agosto sono partite tra il 21 e il 22 del mese. Da allora sono apparse molte novità sul Fascicolo Previdenziale del Cittadino.

Domanda ancora sospese che sono rimaste tali. Mensilità arretrate non saldate finalmente sbloccate. E tanto altro. Gli accrediti per le lavorazioni con Esito positivo sono previsti la prossima settimana, tra il 26 e il 27 agosto. Salvo sorprese da parte di Poste Italiane.

I beneficiari scoprono i tagli all’Importo AdI

Le sorprese però sono anche nel Fascicolo previdenziale del Cittadino dei percettori. In molti hanno visto un abbattimento della rata di agosto. Parliamo di importi ridotti rispetto quelli avuti nei mesi precedenti. Ecco un esempio, il beneficiario è passato da una ricarica di 775 euro mensili a 66,67 euro.

Si parla di una riduzione sostanziosa, superiore ai 700 euro. Il motivo è spiegato da Inps esplorando le informazioni offerte dal sito web, in particolare cliccando sull’occhio collocato sull’estrema destra dello schermo.

Le ragioni dei tagli all’Assegno di Inclusione

Dietro al decisione Inps di tagliare l’Assegno di Inclusione c’è sempre una ragione. La casistica più frequente riguarda l’invio del modello ADI – Com Esteso per comunicare l’avvio di una attività lavorativa del titolare o di un altro membro.

La comunicazione riguarda:

  • il lavoro autonomo, in questo dovrà essere fatta una prima comunicaione e trimestralmente aggiornato il reddito realizzato;
  • in caso di lavoro dipendente dovrà essere comunicato il reddito presunto per l’intero anno solare.

Va ricordato che il reddito da lavoro fino a 3.000 euro non rileva ai fini della determinazione del reddito familiare. E non influisce sulla quantificazione del beneficio.

Pertanto nel caso qui analizzato, il reddito da lavoro deve essere certamente superiore ai 3.000 euro per il resto dei mesi fino al termine del 2024.