Bonus Mamma: il personale delle scuole assunto a tempo indeterminato – che ne abbia diritto – può fare domanda con decorrenza dal mese di settembre.
Bonus Mamma: fino a 250 euro mensili di rimborso contributivo
Il bonus mamma è una decontribuzione, nel senso che vengono restituiti tutti i contributi per il fondo pensione fino ad un massimale mensile di 250 euro.
Non solo le lavoratrici neoassunte a tempo indeterminato possono avere il bonus che può essere richiesto in caso di nascita del secondo figlio.
Il bonus è tassato e le detrazioni d’imposta per lavoro dipendente, infatti, subiranno una diminuzione in quanto il bonus mamma va ad aumentare l’imponibile fiscale.
Bonus Mamma: il diritto si può perdere
Le dipendenti che decidono, per l’anno scolastico 2024-2025 di optare temporaneamente per un contratto a tempo determinato perderanno il diritto al bonus.
Il bonus, infatti, è riservato alle sole madri con contratto a tempo indeterminato e il solo fatto di optare per un contratto diverso fa perdere il diritto.
Per esempio, una collaboratrice scolastica che accetta un contratto a tempo determinato come assistente perde il diritto al bonus per tutto il periodo.
NoiPA non ha ancora dato disposizioni sul fatto che il bonus possa essere ripristinato in automatico al termine del contratto o se bisogna ancora fare domanda.
Autodichiarazione: Modulo PFD da scaricare
Nulla cambia per i dipendenti non appartenenti al Comparto Scuola i quali non avevano una piattaforma a disposizione.
Ricordiamo che il Bonus Mamma è anticipato dal datore di lavoro che poi compenserà l’importo nei dichiarativi periodici con Inps.
TuttoLavoro24.it ha messo a disposizione un Modulo di domanda in PDF cliccando qui.