Caldo torrido, sì al lavoro dalle 12:30 alle 16:00. Stop ai divieti regionali

Caldo e afa continuano ad accendere l’estate italiana, ma nel frattempo arriva lo stop al divieto di lavoro all’aperto nelle ore più a rischio.

Lavorare nei pomeriggi assolati e umidi ad alte temperature. Lo dicono i provvedimenti regionali scaduti il 31 agosto 2024.

I divieti regionali sono scaduti il 31 agosto 2024

Nel corso dell’estate, a causa delle difficili condizioni climatiche, un numero sempre più importante di Regioni aveva vietato il lavoro dalle 12:30 alle 16:00. I provvedimenti, adottati con decorrenze diverse, avevano tutti la stessa scadenza 31 agosto 2024.

Pertanto dal 1° settembre 2024 le aziende non saranno più tenute ad osservare scrupolosamente gli orari di divieto regionali. Sono comunque tenute a far rispettare le norme nazionali in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, dalle norme generali del Codice Civile fino al Testo Unico n. 81 del 2008.

I settori coinvolti

I settori interessati dalla maggior forma di tutela erano: edilizia, settori affini come l’impiantistica e l’estrazione in cave, agricoltura e florovivaismo.

Dal 1° ottobre 2024 nell’edilizia il sistema di sicurezza sarà rafforzato dalla Patente a Crediti, obbligatoria in tutti i tipi di cantieri mobili e temporanei.

Le Regioni che avevano emanato le ordinanze

Le Regioni che vietavano ai datori di lavoro di far lavorare dipendenti e collaboratori durante le ore pomeridiane erano:

  • Puglia,
  • Calabria,
  • Campania
  • Lazio,
  • Toscana,
  • Molise,
  • Abruzzo,
  • Sicilia,
  • Sardegna,
  • Basilicata,
  • Marche,
  • Emilia Romagna,
  • Piemonte.

Da parte di altre Regioni come Veneto e Umbria sono arrivate solo delle raccomandazioni rivolte alle imprese e ai lavoratori.