Assegno Unico, cosa cambia a settembre dopo le ultime anticipazioni

Assegno unico

Fino a dicembre 2024 l’Assegno Unico ci sarà di sicuro e nella stessa veste che ha avuto finora. Il futuro invece è un po’ più incerto: la Premier Meloni ha smentito ogni possibilità di cancellazione della misura per i figli a carico, ma qualche modifica bisogna aspettarsela.

Intanto però vediamo quali sono le date di pagamento di settembre 2024.

Calendario Assegno Unico settembre 2024

Le date di accredito di settembre dell’Assegno Unico per i figli a carico si conoscono già. INPS le ha stabilite con netto anticipo insieme alla Banca d’Italia. I nuclei familiari che non hanno subito variazioni di importo rispetto al mese precedente riscuoteranno:

  • martedì 17;
  • mercoledì 18;
  • giovedì 19.

Subito dopo, quindi da venerdì 20 e nell’ultima decade di settembre, toccherà a quelle famiglie che invece hanno diritto a un importo diverso dal solito. Nell’ultima settimana di settembre riscuoteranno anche coloro che hanno presentato domanda di Assegno Unico ad agosto e che quindi attendono la prima rata in assoluto.

Cosa deve cambiare secondo il Governo

Come anticipato a inizio articolo, la stessa Presidente del Consiglio Meloni ha confermato che l’Assegno Unico nel 2025 ci sarà. Tuttavia, anche se il rischio di una sua possibile cancellazione è rientrato, qualcosa dovrà certamente cambiare.

L’Unione Europea ha richiamato l’Italia perché la normativa, così com’è oggi, estromette dall’Assegno Unico i lavoratori comunitari di altri Stati membri che non risiedono in Italia per almeno 2 anni o i cui figli non risiedono in Italia. Un trattamento discriminatorio e per cui il Governo dovrà senz’altro raddrizzare il tiro.

Inoltre, è probabile che arrivino maggiori incentivi per le famiglie più numerose, così come si sta pensando a delle “penalizzazioni” per chi ha un ISEE sopra i 45 mila euro.

Infine, nella Manovra 2025 bisognerà anche trovare una soluzione alla cumulabilità dell’Assegno Unico nell’ISEE, una deformazione che estromette molte famiglie dall’accesso ad altri benefici economici.