Premiato col Bonus chi fa Straordinari: ecco la nuova Flat tax

Chi fa ore di straordinario potrebbe ricevere un premio. In vista della prossima legge di Bilancio, il Governo sta valutando una tassazione ridotta per gli straordinari: è una delle idee che l’Esecutivo sta prendendo in considerazione per garantire un aumento in busta paga ai lavoratori.

Flat tax al 15% per gli straordinari

Ad oggi lo straordinario è tassato come reddito ordinario. Minimo al 23% quindi, per i redditi fino a 28.000 euro. Per evitare dunque di finire nello scaglione IRPEF superiore e dover pagare più tasse, può succedere che i lavoratori si rifiutino di effettuare ore extra.

Per ovviare a tale problema, l’Esecutivo Meloni avrebbe pensato, in vista della prossima Manovra, di inserire un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, quella che comunemente si chiama flat tax, del 15%.

«Il principio di questa misura è stato già approvato nella delega fiscale. – ha dichiarato a Il Messaggero Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera e responsabile Economia di Fratelli d’Italia – Ora si stanno valutando le risorse disponibili, ma nell’ottica di aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori vogliamo seguire anche la strada di una detassazione più generalizzata degli straordinari. Dico di più: si vuole anche accrescere la produttività delle nostre imprese e per questo ci si sta muovendo con la stessa logica che lo scorso anno ha spinto il governo a garantire per i premi aziendali una tassazione del 5 per cento».

L’obiettivo

Non si tratterebbe di una vera e propria novità. Nel settore turistico già esiste lo sgravio del 15% sugli straordinari: ne possono beneficiare i lavoratori con reddito massimo entro i 40 mila euro che tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2024 hanno lavorato nei giorni festivi e nei turni notturni. Non solo: anche medici e infermieri ne beneficiano.

Come sottolineato anche da Osnato, l’auspicio è che con la tassa piatta il lavoratore sia incentivato ad accettare a rimanere in ufficio anche dopo l’orario di lavoro ordinario, non essendo penalizzato da una tassazione più elevata: così facendo, ne beneficia anche la produttività aziendale.