Patente a Crediti nei Cantieri, fase transitoria di 2 mesi ma niente rinvio

Il Ministero del Lavoro e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro lavorano ad una fase transitoria della Patente a Crediti. Il nuovo sistema di sicurezza a cui sono obbligate tutte le imprese e i lavoratori autonomi impegnati nelle attività di cantiere, a partire dal 1° ottobre 2024.

Secondo quanto riferisce la rivista specializzata Nt+ Enti Locali ed Edilizia non vi sarebbe alcun rinvio dell’entrata in vigore, che resterebbe ferma al 1° ottobre. Per offrire più tempo ai soggetti interessati, operatori della filiera edile e consulenti, si offrirebbe una fase transitoria di 2 mesi.

Fase transitoria di 2 mesi: come funziona

Il periodo transitorio verrebbe introdotto per dare il tempo agli operatori di presentare la domanda per il rilascio della Patente. Dal 1° ottobre 2024 al 30 novembre 2024 attraverso l’attivazione della Piattaforma a cui sta lavorando l’INL, imprese e autonomi dovranno caricare le istante per ottenere il documento, che sarà in formato digitale. Al momento le date non sono indicate come definitive. Ogni ipotesi è al vaglio dei tecnici che vorrebbero, su spinta politica, alleggerire il carico burocratico nei cantieri.

La richiesta di posticipare l’entrate in vigore della Patente nei Cantieri è stata formalizzata nei giorni scorsi anche dalle organizzazioni dell’Artigianato.

Con un documento inviato alle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato, Confartigianato, CNA e Casartigiani hanno chiesto di valutare l’approvazione di una proroga. La proposta riguarda il differimento dell’entrata in vigore attraverso una modifica legislativa, in particolare la legge di conversione del Decreto Legge Omnibus. Vista l’assenza del decreto ufficiale, di ogni indicazione operativa, della piattaforma, documentazione da allegare alla domanda, il sistema è “impraticabile”, dicono.

Un altro aspetto che va chiarito, secondo il parere delle Parti sociali espresso già durante lo scorso mese di luglio al Ministero del Lavoro, sono le conseguenze sul rapporto di lavoro dell’eventuale provvedimento di sospensione. Se l’impresa viene sanzionata con la chiusura del cantiere i lavoratori coinvolti accedono alla cassa integrazione? Con quale causale?

Il parere del Consiglio di Stato

A complicare le cose anche il parere del Consiglio di Stato giunto a fine agosto. Da Palazzo Spada hanno fatto le seguenti segnalazioni al testo del decreto ministeriale:

Il parere del Consiglio di Stato è obbligatorio ma non vincolante, però è evidente che dal Ministero del Lavoro ci tengono a blindare il testo seguendo le indicazioni degli organismi contabili.

I soggetti obbligati

La Patente a crediti sarà obbligatoria dal 1° ottobre 2024 per tutte le imprese o lavoratori autonomi, che operano nei cantieri svolgendo attività di posa in opera. Le stime parlano di 832.547 imprese. Le imprese con attestazione di qualificazione SOA pari o superiore alla III categoria: si parla di circa 24.000 soggetti. Escluse anche le professioni intellettuali (geometri, ingegneri, architetti, ecc.).

La Patente dei Cantieri mobili e temporanei, non riguarda le sole imprese edili, ma anche falegnami, piastrellisti, impiantisti, ecc. insomma tutti coloro che entrano a vario titolo nei cantieri per svolgere un’attività. E’ esclusa la mera fornitura di manufatti.