Il buono pasto è un diritto del personale Docente e ATA. E’ questa la posizione del sindacato ANIEF che verrà nuovamente rilanciata al tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL istruzione e ricerca. Una trattativa, che però stenta a decollare, come dimostra l’assenza di “impegni per la Scuola” nel calendario ARAN di settembre e ottobre 2024.
“Docenti e ATA in servizio molte ore, il Buono pasto…”
Secondo il sindacato, che a quanto pare è l’unico che porta avanti questa battaglia sul contratto nazionale, il buono pasto è un diritto dei Docenti e ATA. “Stiamo parlando di persone in servizio per molte ore, spesso a scuola nell’ora di pranzo”, precisa il presidente ANIEF Marcello Pacifico.
E allora “perché non prevedere dei buoni pasto, così come accade per i dipendenti della sanità?“. Per il personale infermieristico che svolge turni di più di 6 ore il ticket per la mensa è un diritto contrattuale (riconosciuto anche dalla Corte di Cassazione), anche se spesso negato dalle Aziende Sanitarie Locali.
“Il Buono pasto è un diritto”
“Siamo convinti che sia un loro diritto – enfatizza Pacifico – e lo richiederemo con più convinzione, visto che sempre più docenti e ATA ce lo chiedono”. Una frase dal significato politico e non certamente tecnico, quella pronunciata dal leader ANIEF, visto che non vi è alcuna statuizione contrattuale sul diritto al Buono pasto.
ANIEF annuncia battaglia sulla dignità e il diritto al ticket pasto non appena il negoziato con ARAN e i sindacati riprenderà.